Caos ai semafori a causa dei lavavetri

Il 2013 si chiude così come era incominciato, con le aggressioni agli incroci semaforizzati esistenti lungo il Viale Carlo III, da parte dei lavavetri tutti senza alcun permesso di soggiorno e entrati sul territorio nazionale tramite gli sbarchi a Lampedusa. Proprio ieri è stato arrestato a Capodrise un uomo che è rientrato in Italia illegalmente dopo che era stato accompagnato alla frontiera appena lo scorso mese di ottobre. Dunque, continuano i disagi e le molestie agli automobilisti ed ai residenti dei Comuni di San Nicola La Strada, San Marco Evangelista, Recale, Capodrise e Marcianise, costretti a fermarsi ai vari semafori lungo l’arteria stradale Caserta-Marcianise, da parte di immigrati cosiddetti lavavetri, che pretendono forzatamente regalie. Se non ricevono alcuna moneta, aggrediscono verbalmente in modo minaccioso gli automobilisti, qualche volta anche in via di fatto. A nulla sono valse sinora le numerose ordinanze dei sindaci di San Nicola La Strada e di San Marco Evangelista, Comuni maggiormente interessati, nonché gli interventi degli Organi di Informazione. Sull’argomento, anche per segnalazione allo Sportello del Cittadino della  Cisas, interviene ora  la Confederazione della  Cisas  di Caserta, guidata dal Segretario regionale Mario De Florio, interessata anche per altri casi, che si verificano quotidianamente anche presso il Ponte di Ercole, in Caserta, e presso il casello autostradale di Caserta Nord, in Casagiove. La Segreteria della  Cisas ha, pertanto, chiesto a tutte le varie forze di Polizia un intervento radicale per bloccare la mini criminalità in atto. Il controllo, afferma la Cisas, è necessaria anche al fine di controllare lo stato di regolarità della permanenza in Italia degli immigrati, ma non possono essere più sopportabili  qualora dovessero vivere di accattonaggio o di atti a delinquere. Tra l’altro, il blocco forzato alle auto ai vari semafori crea anche intasamento e caos nel traffico delle auto, già difficile nel tratto stradale interessato.

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