Cinque ragioni per annullare delibera TARES
Con protocollo nr. 206 del 7 gennaio 2014 il Comitato cittadino “San Nicola Città Partecipata” ha presentato istanza al Comune di San Nicola la Strada per richiedere l’annullamento della Delibera consiliare nr. 50 del 3 dicembre 2013, relativa all’applicazione del nuovo tributo “Tares” (Tributi sui Rifiuti e Servizi) per l’anno 2013. “Con l’appoggio di tutta la cittadinanza” – è scritto nel comunicato della Segreteria del Comitato, di cui Gaetano La Marca è un iper-attivo portavoce – “diciamo basta a questa Amministrazione comunale, da troppo tempo approssimativa, non rispettosa delle prescrizioni dei regolamenti nazionali e non sensibile alle esigenze più legittime della popolazione. Abbiamo” – hanno sottolineato – “cinque buone ragioni per far dichiarare l’illegittimità del provvedimento consiliare: 1. Innanzitutto, non sono state rispettate le leggi in materia. Infatti l’ordinamento vigente prevede, in caso di applicazione di un nuovo tributo, che sia approntato un Regolamento che lo disciplini, che determini chi debba pagarlo, che preveda le eventuali esenzioni, le sanzioni per gli inadempienti, le riduzioni per le classi più disagiate e chiarisca a tutti le modalità di applicazione del provvedimento stesso con l’elaborazione di un Piano Finanziario attraverso cui vengono evidenziati tutti gli aumenti dei costi in dettaglio e la effettiva necessità di applicazione. Invece” – prosegue la nota del Comitato che da oltre un anno denuncia le diverse manchevolezze dell’Amministrazione del Sindaco di destra, Pasquale Delli Paoli – “il Piano Finanziario approvato dal Consiglio Comunale di San Nicola la Strada, si limita a riportare, senza dare alcuna spiegazione – sic et simpliciter – , che i costi di gestione dei rifiuti sono lievitati a 4.290.000,00 euro nel 2013 rispetto ai 3.600.000,00 del 2012, con un incremento del 20% circa; 2. I conti sono confusi: si dichiara un aumento di costi e se ne applica uno maggiore. A fronte dell’aumento di costi dichiarato del 20% (parole del Sindaco in Consiglio Comunale)” – hanno tenuto a precisare gli esponenti del Comitato – “le famiglie sannicolesi si sono viste recapitare un avviso di saldo TARES che porta il costo di gestione dei rifiuti domestici del 2013 ad un valore superiore a quello del 2012 del 47% circa. Legittimo, quindi, chiedersi: perché per un costo aumentato del 20% bisogna pagare il 50% in più?; 3. L’Amministrazione nega il premio che sarebbe dovuto per legge ai cittadini virtuosi che differenziano correttamente i loro rifiuti. Con le ordinanze sindacali, da due anni a questa parte, il Sindaco ha deliberatamente devoluto alla ditta incaricata del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti tutti i proventi della differenziata, contravvenendo alle disposizioni di legge che, invece, assegna il ricavato della vendita dei rifiuti differenziati ai cittadini, come premio della loro collaborazione. Il nuovo contratto che andrà affidato in appalto nei prossimi mesi prevede che il 50% del ricavato vada alla ditta appaltatrice e l’altro 50% al Comune, ma non ai cittadini sotto forma di risparmio sul tributo Tares; 4. Le classi più disagiate non sono tutelate e l’Amministrazione Comunale non ha nessuna sensibilità in relazione alla critica condizione delle famiglie, nella profonda crisi che l’Italia sta vivendo. Non è stata prevista alcuna agevolazione per famiglie in particolare difficoltà economica. Disoccupati, pensionati al minimo di pensione, famiglie numerose a basso reddito non hanno diritto a risparmiare nemmeno un centesimo di euro sul tributo esoso di quest’anno. Eppure, una legge nazionale (D.L. n. 102 del 31-08-2013, art. 5) prevede che si tenga conto della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’indicatore di situazione economica equivalente (ISEE). Pur avendone la facoltà, non si è ritenuto opportuno operare una dilazione della rata di conguaglio TARES con scadenza 31 gennaio 2014 pur considerando che nello stesso periodo si accavallano altre scadenze familiari (canone televisivo, tassa di circolazione auto, assicurazioni e pagamenti vari di fine anno); 5. Ultima chicca la data del 2 dicembre sulla lettera di trasmissione dei moduli di pagamento. Ricordiamo” – denunciano pubblicamente facendo sorgere numerosi dubbi – “che la delibera consiliare è del 3 dicembre e la relativa pubblicazione è del 5 dicembre. Il che è tutto dire sul disordine che regna in questo Comune. Lanciamo questo appello a tutte le forze sane del paese, a tutti i cittadini anche ai più pigri, affinché si prenda coscienza della problematica che investe direttamente la vita economica delle nostre famiglie. Chiediamo spiegazioni esaurienti su questi aumenti indiscriminati, spiegazioni sulla gestione allegra dei soldi pubblici e soprattutto ricordiamo ai nostri politici che sono li perché li abbiamo votati noi e quindi pretendiamo chiarezza e trasparenza. Nel frattempo” – è l’invito che il Comitato rivolge a tutti i cittadini sannicolesi “tutta la cittadinanza è invitata a firmare l’istanza presso la nostra sede di viale Italia, 87 dalle 18 alle 20 dal lunedì al venerdì”.