Amianto al CIAPI, grazie a Città Partecipata interviene la Regione

“Non abbiamo vinto una guerra ma, almeno, una battaglia i cittadini l’hanno vinta!”, ad affermarlo è il super attivo portavoce del Comitato San Nicola Città Partecipata, Gaetano La Marca. Il CIAPI sarà finalmente messo in sicurezza. “La tettoia dell’officina didattica, costituita da lastre ondulate in cemento-amianto (eternit)” – ha aggiunto a Marca – “era già stata ricoperta nel 2009 da uno strato protettivo di resina poliuretanica che impedisce, in caso di rottura della lastra, l’immissione in atmosfera di micro particelle cancerogene di amianto. Tale strato di ricopertura in resina deve essere ricostituito ogni cinque anni, secondo il programma di manutenzione adottato dalla Regione stessa, in quanto proprietaria del complesso ex CIAPI. In realtà, le lastre di cemento – amianto dell’officina didattica del CIAPI” – ha proseguito il portavoce della segreteria del comitato – “risultavano deteriorate già da tempo, il manto protettivo in resina si era danneggiato in diversi punti, come denunciato da diversi cittadini abitanti nel Parco Irene, Parco Rossella, Parco SCCAC, Parco Speranzas, Parco Sant’Antonio e Parco Matilde. Il Comitato Cittadino, raccogliendo tali istanze” – ha sottolineato La Marca – “aveva scritto al Sindaco di San Nicola una lettera, in data 1° agosto 2012, nella quale si richiedeva all’Amministrazione di attivarsi per la bonifica dell’area, segnalando che la struttura CIAPI non risultava neanche nell’elenco dei siti Regionali contenenti amianto. A seguito della nostra lettera, il Sindaco (la risposta a firma Vallone) segnalò il caso alla Regione. Successivamente, nei primi mesi del 2013, il Comitato richiese alla ASL di Caserta, in quanto ente deputato alla tutela della salute sul territorio in questione, di effettuare un sopralluogo per verificare lo stato di deterioramento delle coperture in cemento – amianto del CIAPI. Tale sopralluogo” – continua La Marca nella cronistoria dell’accaduto – “è stato effettuato durante il mese di settembre 2013, da parte del Dirigente ASL accompagnato da Soci del Comitato. Dopo tale ultimo sopralluogo, la Regione Campania, con Decreto Dirigenziale nr. 93 del 25 ottobre 2013, ha approvato il progetto per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del CIAPI ed ha stanziato la somma di circa 202.000 euro per il relativo appalto che dovrà essere assegnato a breve. Siamo contenti di aver determinato un intervento di tutela della salute di cittadini” – ha proseguito – “che, diversamente, sarebbe ancora “dimenticato”. Siamo rammaricati del fatto che la protezione della nostra salute non avvenga per intervento spontaneo degli enti a ciò preposti. Siamo perplessi dal meccanismo che, per ogni struttura di proprietà regionale o comunque pubblica (l’elenco per le province campane è veramente molto lungo) contenente amianto siano previsti “in perpetuo” interventi di messa in sicurezza ogni cinque anni che, almeno per il caso CIAPI, costano 202.000 euro ad ogni intervento, pari a 40 mila euro all’anno. Non potrebbe essere più economico e più risolutivo per la tranquillità e sicurezza dei cittadini” – si domanda e domanda Gaetano La Marca – “provvedere alla definitiva rimozione e smaltimento in sicurezza dei manufatti contenenti amianto? Restiamo preoccupati per le innumerevoli costruzioni di proprietà privata che contengono tuttora manufatti in eternit (cemento – amianto), spesso fortemente deteriorati e, quindi, molto pericolosi per la salute, per i quali l’intervento di risanamento è affidato per legge alla responsabilità dei privati. È comprensibile che, dati i costi elevati del risanamento, gli stessi non vogliano (o non possano) intervenire. Il Comitato” – conclude il portavoce – “ha già richiesto, nel documento preparato per l’elaborazione del futuro PUC, di censire tutte le situazioni di presenza di coperture in eternit in edifici privati a San Nicola la Strada e di elaborare un progetto che consenta di risolvere efficacemente questo problema”.

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