L’ITET Federico II di Capua a Hagen in Germania
Dal 3 al 7 marzo scorsi studenti e professori di otto scuole europee si sono incontrati a Hagen, cittadina vicino Dortmund, in Germania. L’incontro è stato uno dei momenti previsti dal progetto europeo Comenius “WAP” a cui aderiscono oltre l’ITET Federico II di Capua, il PGEE” Mariyakyuri"- Sliven-Bulgaria; Rahel Varnhagen Kolleg. Weiterbildungskolleg der Stadt Hagen – Hagen-Germany; Kauno rajono Kulautuvos vidurinė mokykla- Kulautuva – Lithuania ; Gymnázium sv. Andreja – Ružomberok – Slovakia; IES de Pobra do Caramiñal- Pobra do Caramiñal – Spain; Grupul Scolar Falciu- Falciu village-Romania eTahirağa Ortaokulu –Yenişehir-Turkey. Il partenariato Comenius, coordinato dalla prof.ssa Maria Scialdone con la collaborazione dei docenti Califano Annamaria, Cappabianca Antonio, De Caprio Donatina, Iadicicco Carmine, Macrì Angelica, Parente Melina, Perreca Daniela, Pignataro Annamaria e Tennerello Teresa nasce per prevenire l’abbandono scolastico, la dispersione e il disagio, sviluppando l’integrazione e le capacità di orientamento dei discenti. In vista di un’istruzione interculturale nella nuova dimensione europea, il progetto ci ha offerto l’opportunità di conoscerci vicendevolmente, sia per quanto concerne i nostri rispettivi Paesi, sia riguardo alle diverse culture e sistemi d’istruzione, invogliandoci a ricercare e sottolineare le analogie tra i nostri rispettivi Paesi e sistemi d’istruzione piuttosto che le differenze. Al meeting in Germania ha partecipato una delegazione dell’ITET Federico II di Capua, composta dai docenti Macrì Angelica, Iadicicco Carmine e Maria Scialdone. Durante il giorno i ragazzi e i docenti hanno lavorato tutto il tempo a stretto contatto mescolandosi fra loro in un intreccio di lingue e di culture. La sera e l’ultimo giorno sono stati dedicati alla visita al Museo Minerario di Bochum, al DASA Museum , museo del lavoro e della tecnologia, e al ricevimento con il sindaco di Hagen che ha sottolineato il grande valore di questo progetto "che arricchisce e stimola, assicura continuità al percorso formativo e ci permette di capire meglio il mondo in cui viviamo”.
Oggi, infatti, sempre più le nostre scuole sono piene di stranieri, di immigrati e i nostri studenti sempre più spesso decidono di andare a studiare/lavorare all'estero. In un mondo così, il docente più che mai deve saper essere anche un mediatore culturale tra scuola e società, deve saper offrire "le mappe di un mondo complesso”. Ecco allora che lo scambio e il confronto anche a livello europeo è fondamentale per poter essere consapevoli del proprio operato e trovare nuovi stimoli non legati a sole prospettive locali, ma aperte a sfide interculturali. Incontri di questo genere costituiscono fattori cruciali irrinunciabili per rafforzare la competitività dell’Europa e per sviluppare la cittadinanza attiva sia in senso professionale, come docenti, che per i nostri studenti, i quali devono guardare al loro futuro in una ottica non più soltanto locale ma europea.