Oggi si discute l’ impeachment del Presidente Paradiso

Quella di stasera sarà una seduta del Consiglio comunale molto accesa. Un solo punto all’ordine del giorno, dopo quello sull’approvazione dei verbali della seduta precedente: si dovrà discutere e votare sulla mozione di sfiducia, una sorta di “impeachment”, al Presidente del C.C., Luca Paradiso, presentata dagli otto consiglieri di opposizione l’11 marzo 2014: Annunziata Lucia, Della Peruta Raffaele, Megaro Antonio, Mona Gennaro, Motta Giovanni, Narducci Raffaele, Nuzzi Enrico, Panico Pasquale. La mozione, che ha come primo firmatario il consigliere del Gruppo Misto d’Opposizione, Enrico Nuzzi, ancor prima di essere discussa in C.C., rappresenta già una reale ed effettiva sfiducia al Presidente del Consiglio stesso. A chiedere “la testa” di Paradiso è la metà dell’intero civico consesso. A ciò si aggiunge che il Presidente del Consiglio non potrà né votare, né partecipare al Consiglio Comunale che discuterà la mozione non solo per un ovvio fatto etico, ma in base ad un preciso deliberato legislativo previsto dall’art.78 del TUEL. Sarebbe forse stato il caso che il Presidente Paradiso avesse deciso – “motu proprio” – di fare un passo indietro, visto che non esiste una maggioranza che lo sostiene. Nella mozione di sfiducia presentata dall’opposizione non sono pochi i riferimenti ai “….. reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del consiglio…..”, così come è previsto dall’art. 8, comma 1, del Regolamento di Funzionamento del Consiglio comunale, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 28/03/2003 e modificato con delibera di Consiglio Comunale n. 53 del 19/12/2006. Nel testo della mozione, infatti, sono contenuti i riferimenti che hanno portato alla richiesta di “impeachment” del Presidente: “…. in numerose occasioni, il Presidente non ha rispettato il suo ruolo istituzionale così come previsto dalle disposizioni su riportate e nello specifico: a) nel Consiglio Comunale del 16/07/2013, ha impedito ad un consigliere di minoranza di intervenire e di replicare ad un intervento del Sindaco; b) nell’ultimo Consiglio Comunale, del 25 febbraio 2014, la minoranza è stata costretta ad abbandonare l’Aula Consiliare in quanto, il Presidente, senza aver preventivamente riunito la conferenza dei Capigruppo, ha convocato il Consiglio con un Ordine del Giorno, a tutti, completamente sconosciuto (giusto Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale art. 32); c) che, più volte, nel ricevere interrogazioni, interpellanze e mozioni egli non si è mai adoperato, nella maniera opportuna, per portare il tutto a conoscenza dell’intero organo consiliare; d) che a seguito di richiesta, presentata in data 17/09/2013 prot. 13132, di modifica dell’art. 10 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, firmata da 7 (sette) consiglieri di opposizione, lo stesso non provvedeva né a discuterne con i Capigruppo né tantomeno inseriva tale richiesta come punto all’Ordine del Giorno dei successivi Consigli Comunali; considerato che il Presidente, del nostro Ente, Luca Paradiso, con i suoi ripetuti comportamenti di parte, contravviene palesemente ai principi contenuti in premessa e sanciti dallo Statuto Comunale, eludendo ripetutamente il suo ruolo istituzionale omettendo di: convocare i Capigruppo per la definizione di strategie comuni e per il buon funzionamento dei Consigli Comunali; favorire i rapporti con i consiglieri ed i gruppi di minoranza; convocare le commissioni consiliari ed in particolare: a) la 4° commissione non si riunisce da più di un anno, e non se ne comprende il motivo; b) la 1° commissione a seguito di dimissioni da parte del Presidente a tutt’oggi non si è ancora riunita; c) presentare con sufficiente preavviso la documentazione necessaria alla discussione; d) far parlare, le opposizioni, in sede di Consiglio, sui punti all’ordine del giorno; considerato che, con il suo atteggiamento, gestisce e coordina anche aspetti di organi non di sua competenza, rischiando di compromettere irrimediabilmente il buon funzionamento e lo svolgimento dell’attività del Consiglio stesso, ed in particolare: mancando di volontà nel cercare di definire, con tutti i gruppi consiliari e i singoli consiglieri, momenti di dialogo costruttivo; ponendo fine, senza rispettare i tempi, in sede di Consiglio, agli interventi dei consiglieri di minoranza e dimostrando una palese insofferenza, nel corso delle singole esposizioni e delle legittime discussioni in apposite commissioni; facendo venir meno, così, il diritto all’espressione capace di garantire la tutela delle minoranze nonché la buona funzionalità costruttiva del Consiglio Comunale. Il comportamento di parte del Presidente del Consiglio, oltre ad essere inadatto ad una gestione corretta delle sedute, non è conforme ai compiti istituzionali cui è stato chiamato ad assolvere in qualità di garante dell’Assise Cittadina …..”. Nel corso del Consiglio, qualora dovesse essere approvata la mozione di sfiducia, secondo quanto previsto dall’art. 8, comma 1, del Regolamento di Funzionamento del Consiglio comunale, “….il consiglio procede alla nomina del sostituto, con precedenza su qualsiasi altro argomento inserito all’ordine del giorno…..”. In questo caso, gli otto consiglieri di opposizione sono intenzionati a votare per il consigliere Antonio Megaro, che aveva già ricoperto la carica dall’insediamento del sindaco a maggio del 2011 e che aveva rassegnato le dimissioni, per correttezza istituzionale, nel giorno in cui aveva lasciato la maggioranza ed era passato nelle fila dell’opposizione con il Movimento Strada Nuova.

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