Denunziato uso immagini sportivi minorenni
Nel mese di ottobre 2013, a seguito di convocazione da parte dell'Assessore allo sport, alcune società sportive che operano sul territorio di San Nicola la Strada hanno informato i genitori dei piccoli atleti che il Comune voleva lanciare il "progetto FOOTPRINT", per il quale bisognava firmare una liberatoria che consentisse di scattare foto durante le attività. “In qualità di Consigliere Comunale” – ha affermato Lucia Annunziata del Partito Democratico – “nonché di membro dell'AGISAC (Agenzia comunale che gestisce gli impianti sportivi) e presidente della III^ Commissione (che si occupa tra l'altro di attività culturali, sportive e ricreative), non conoscendo la natura di tale progetto, prima di firmare l'istanza per i miei figli” – ha tenuto a precisare la Annunziata, sia in qualità di membro ispettivo del consiglio e di mamma – “chiesi delucidazioni all'Assessore. Quest'ultimo, mi rassicurò e mi riferì: 1°) che una società lo aveva contattato per avere il patrocinio del Comune per la pubblicazione di un album di figurine che sponsorizzasse tutte le attività sportive svolte sul nostro territorio; 2°) che il Comune non avrebbe ricevuto compensi, né avrebbe dovuto fare investimenti; 3°) che la distribuzione e la vendita del prodotto sarebbe stata affidata alle edicole, alle cartolerie (presenti sul territorio cittadino) e/o alle società sportive. Tanti genitori hanno sottoscritto la liberatoria” – ha denunziato l’esponente democratico – “convinti che il progetto fosse comunale, perché così era stato presentato. Nel frattempo, sono state svolte tutte le operazioni di scatto di foto, pubblicazione degli album e delle figurine e tutti i bambini attendevano con ansia di cominciarne la raccolta. Nei giorni scorsi è cominciata la circolazione dei primi album e delle prime figurine, pertanto, avendo aderito al progetto mi sono recata in varie edicole, ma nessun esercente conosceva il prodotto né era stato informato del progetto. Nel frattempo” – ha proseguito – “ho costatato che la vendita avveniva all'interno delle strutture sportive. La sconcertante notizia l'ho appresa dal Sindaco e dall'Assessore che alla mia richiesta di ulteriori chiarimenti, mi hanno risposto che dopo i primi contatti con la società milanese e dopo che l'Assessore stesso aveva coinvolto tutte le società sportive, il Comune non aveva più concesso il patrocinio, per cui il Comune era estraneo alla realizzazione di tale prodotto. Pertanto, a mio avviso” – ha proseguito il consigliere del PD – “se l'Assessore ha avuto dei dubbi nel concedere il patrocinio e non ha più aderito al progetto, perché le società sportive non sono state informate (del fatto) e perché alle famiglie non è stato riferito che il progetto non era più comunale ma avrebbe favorito gli interessi di un privato(?) Da amministratore mi dissocio completamente da questo comportamento” – è il “j’accuse” della Annunziata – “e presenterò un'interpellanza per far luce su questa vicenda che ritengo incresciosa. Da mamma mi ritengo indignata, perché fidandomi dell'assessore ho affidato le foto dei miei figli a persone cui l'amministrazione stessa non ha dato concessioni”. Il diritto all’immagine del minore e la sua tutela, riconosciuto sia a livello internazionale sia a livello nazionale, è caratterizzato da diverse forme di tutela, che si rivolgono non solo ai giornalisti ma, in generale, a tutti coloro che divulgano immagini di minori per le più disparate ragioni. L’insieme delle norme a salvaguardia del minore e della sua immagine a volte creano, tuttavia, una confusione tra i cittadini e gli operatori del settore dell’informazione, che, per evitare di sottoporsi alle sanzioni penali, civili ed amministrative previste, sono indotti a non diffondere neanche le immagini che possono essere legittimamente divulgate.