Un estorsore per amico.

Per nascondere una “scappatella” ha dovuto sborsare qualcosa come 52mila euro. Il ricatto, messo in atto da un amico di famiglia, è andato avanti per alcuni mesi. Alla fine la donna, anche perché pressata a rientrare dalle banche, ha deciso di confessare tutto al marito. Il fatto è avvenuto a Vitulazio ed ha avuto come protagonista una 28enne. Tutto è partito da un messaggio d'amore ricevuto dalla donna sul proprio cellulare e, letto, a sua insaputa, da quello che credeva un buon amico. Quest'ultimo, prima di mettere in atto il suo piano, ha atteso un paio di settimane, dopo essere tornato nel suo paese d'origine. Tutto inizia nel dicembre dello scorso anno quando l'amico di famiglia si presenta a casa della coppia. Vi rimane ospite gradito per qualche giorno, finché una mattina, mentre esce dal bagno, il cellulare della donna emette un segnale per avvertire la ricezione di un messaggio. Lei non è in casa perché andata a comprare lo zucchero per preparare il caffè. L'uomo si avvicina al telefonino e riceve la conferma che è arrivato un messaggio. La tentazione di vedere chi e cosa scrive è troppo forte, non resiste e dal menù del telefonino della donna apre la rubrica “Leggi messaggi”. Davanti a lui scorrono, una dopo l'altra, inequivocabili, le frasi d'amore tipiche dell'amante. Ripone alla svelta il telefonino per timore di essere sorpreso e anche per i giorni a seguire si comporta come se nulla fosse accaduto. Torna a casa e dopo qualche settimana telefona alla donna dicendole: “Io so che tu hai un amante. Se vuoi che non dica nulla a tuo marito devi tirare fuori dei soldi”. Lei, disperata, non vede via d'uscita e accetta. Ma le richieste di denaro, ogni mese che passa, si fanno sempre più pressanti. La donna è costretta a firmare continuamente assegni, nel terrore che il marito venga a sapere, proprio dal migliore amico, della sua relazione amorosa con un altro. Decine di migliaia di euro, fino a toccare quota 52mila. La situazione si fa sempre più pesante. Il ricattatore non ha nessuna intenzione di accontentarsi di quello che ha già incassato, la banca chiude i cordoni della borsa e chiede alla donna di rientrare mentre il marito non sospetta ancora di nulla. Non c'è via d'uscita. La 28enne capisce che è arrivato il momento di vuotare il sacco. Chiede aiuto a sua madre la quale affronta il genero riferendogli l’accaduto e giustificando la figlia con la scusa che quel messaggino non era diretto a lei e che poteva restare tranquillo perché non era mai stato tradito dalla moglie che, se aveva accettato il ricatto dell’ “amico”, lo aveva fatto solo per non turbare la pace familiare. Il marito accetta la tesi della suocera e promette una duplice vendetta verso l’amico: per aver dubitato la fedeltà di sua moglie e, per averle estorto tanto denaro

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