L’uso improprio del telefono è un reato.

Un cittadino di Bellona C. R., dipendente di una nota azienda di Campobasso, è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver fatto uso improprio del telefono dell’azienda. Il tribunale di Campobasso  con una  sentenza dichiarava non luogo a procedere perché il fatto non sussiste per cui scagionava il dipendente di essersi appropriato momentaneamente del telefono attivatogli in ragione del suo lavoro, effettuando 64 telefonate per motivi personali dal 31 Marzo al 3 giugno del 2005. Il Giudice per le Udienze Preliminari rivelava che la sporadicità e l'importo esiguo delle telefonate escludevano il configurarsi di un comportamento "appropriativo". Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso, propose ricorso deducendo che il giudicante ha arbitrariamente introdotto una sorta di "soglia di punibilità". La vicenda è giunta presso la Suprema Corte che ha annullato la sentenza impugnata rinviandola al Tribunale di Campobasso. Pertanto, C. R. dovrà essere, ancora una volta, sottoposto a giudizio e soltanto allora si saprà se un dipendente può utilizzare il telefono dell’azienda per motivi personali.

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