Daniza una morte incredibile
“Non si è potuto salvare Daniza, salviamoci dal dilettantismo, dall’indifferenza e… dalla voglia di protagonismo”. La totale assenza di buonsenso e misura, mista alla voglia di sensazionalismo sotto la calda luce dei riflettori dei media riescono a danneggiare anche le cause migliori.
La questione a cui mi riferisco è la già fin troppo sviscerata vicenda Daniza, l’orsa uccisa per una dose eccessiva di tranquillante iniettato nel tentativo, da parte della Guardia Forestale trentina, di catturarla. La cosa, è iniziata male giacché l’orsa era stata messa in quei boschi per un programma di ripopolamento, ma poi, con la solita organizzazione all’italiana, non sono state previste misure di sicurezza per gli altri fruitori dei boschi – mi riferisco naturalmente al cercatore di funghi incauto, ignaro…e superficiale -. È finita poi ancor peggio perché alla disorganizzazione ed al dilettantismo della provincia di Trento nel gestire una specie importante per la biodiversità presente sull’arco alpino, si è aggiunto il grande catalizzatore delle tragedie piccole e grandi della società moderna: la TV. Da quel momento nessuno ha ragionato più con buonsenso, tutti hanno cominciato a gridare ed inveire contro tutti, più forte che si poteva…trasformando in una farsa grottesca un’ennesima triste vicenda di approssimazione tutta italiana… E allora via libera alle invettive, alla richiesta di dimissioni del Ministro dell’Ambiente e del presidente della Provincia del Trentino, alle minacce al ricercatore di funghi, colpevole anch’egli di pressappochismo e di mancato rispetto della natura circostante, sì…ma certo non meritevole di morte o di linciaggio.
Insomma tanto rumore intorno ad una vicenda commovente e drammatica, perché mi commuove sempre la morte di un animale che difende i propri cuccioli…almeno quanto mi commuove il livello di incompetenza che ormai è diffuso a tutti i livelli… Ma mi scopro improvvisamente triste per un’altra cosa: perché quella folla di manifestanti che hanno sfilato sotto la provincia di Trento e oggi a Roma, non c’erano per i migliaia di bambini che sono morti in seguito all’avvelenamento delle nostre terre… Perché la stessa mobilitazione e preoccupazione per i cuccioli dell’orsa Daniza non ci sono per i nostri bambini, per il nostro futuro.
Pensando all’orsa sono triste…ma scusatemi se penso a quella che può definirsi ormai una pandemia del cancro in Campania… e ho voglia di piangere.
Adelaide Tronco
Presidente provinciale ENDAS
lunedì 15 settembre 2014