I figli possono scegliere a chi essere affidati?
Fu una Sentenza del 2011 a fare riflettere e far porre alcune domande agli esperti. I figli possono scegliere a chi essere affidati? Negli ultimi decenni il ruolo del figlio all'interno del nucleo famigliare ha assunto sempre più rilevanza. L’avvaloramento di questa figura cammina infatti di pari passo con la dottrina e la normativa Italiana. Al figlio spetta sempre e comunque il diritto al mantenimento, che se non può essere garantito dai genitori diventa obbligo dei nonni, e il Diritto a scegliere il proprio percorso di vita secondo le proprie inclinazioni naturali, anche se in contrasto con l’educazione e volontà dei genitori. Niente di più giusto, dal momento che la famiglia dovrebbe essere una guida e non la fautrice dell’imposizione.
Per quanto riguarda la materia di separazione e affidamento,la legge a cui si è sempre fatto riferimento è la 54/2006. La norma prevede come consuetudine l’affidamento congiunto (condiviso) e inserisce come eccezione l’affidamento esclusivo. La sentenza della Cassazione numero 18867 del 15 settembre 2011 ribaltò, in parte, la regola proposta dalla Legge 54. Confermando inoltre una sentenza della Corte Costituzionale del 2009 in cui veniva esplicitamente detto che i figli minori delle coppie che si separano devono essere ascoltati in merito alle decisioni che li riguardano. La decisione riguardava un bambino affidato al padre non per inidoneità della madre (l’eccezione prevista dalla legge), ma per aver esplicitamente affermato di non voler alcun tipo di rapporto con quest'ultima. I Giudici accolsero così il volere del minore, rigettando le pretese materne affermando di aver agito nel più alto interesse del minore. Imposero però però ai Servizi Sociali di programmare un progressivo riavvicinamento fra il minore e la madre.
Secondo la sentenza 18867 ( e altre sentenze isolate) sono fondamentali le decisioni e i pensieri del minore. Novità importanti con dubbi applicativi. Sebbene sia giusto avere il parere della prole, quello che si chiedono molti giuristi e sociologi é : sei figli iniziano ad imporsi avendo di fatto l'ultima parola, che limiti porre alla loro volontà? Quando e con che criteri valutarne la certezza? Le considerazioni espresse nelle sentenze sono una nuova eccezione? Quando arriveranno concrete modifiche alla legge 54?