Il Writing nella Chiesa Moderna

Ormai il Writing (disciplina praticata sui muri con le bombolette) è a pieno titolo considerata un’Arte. Sebbene il Graffitismo sia ancora largamente criticato e mal visto, è entrato da un bel po’ di tempo anche nella visione moderna e giovane che la Chiesa si è voluta prefiggere. Con la "Gaudium et Spes", uno fra i documenti più importanti redatti negli ultimi anni, i padri conciliari hanno deciso di porre maggiore attenzione alla cultura e al mondo circostante, per rappresentare la Chiesa non più solo con messe, encicliche e ricerca spirituale, ma anche con gioia, speranza e dialogo con i fedeli. Soprattutto i giovani. Sempre più distanti dalla fede. Quello voluto è un confronto fra la Chiesa e il mondo che cambia. E quale modo migliore, se non quello di fare entrare nel luogo più sacro e più intimo del Cattolicesimo, l'arte più avanguardistica e più criticata? La prima Chiesa ad osare qualche anno fa è stata proprio quella di San Martino in Riparotta a Rimini. Il Parroco aveva infatti commissionato la pittura della volta a uno fra i maggiori esponenti del writing in Italia : Eron, all’anagrafe Davide Salvadei. Con l'opera "Forever and ever… Nei secoli dei secoli" per la prima volta nella storia, la Street Art è entrata nel tempio di Dio. La consacrazione di una cultura, che fino ad oggi continua a essere oggetto di un pregiudizio universale e considerata mero vandalismo, è un fattore importante per comprendere come la Curia si stia sempre più avvicinando ai ragazzi e alla gente comune. Nel dipinto viene raffigurato un Rapper alato (come un angelo!) che dipinge il soffitto. Un intento chiaro, che simboleggia il monito all'accoglienza del prossimo nelle mani di Dio. Chiaramente non sono mancate le critiche e le voci scettiche. Ma la Chiesa, in questo caso, ha solo anticipato quello che in questi anni sembra sia diventata la moda anche delle Istituzioni stesse. Fra nuove norme sul vandalismo, offese e critiche, in quasi tutti i Comuni Italiani si ricorre ormai al Writing per abbellire o decorare stazioni, luoghi pubblici e palazzi. Perché continuare quindi a negare l’importanza di questa disciplina?

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post