Solidarietà a Ricciardi denunziato per aver criticato il sindaco

Una querela per diffamazione a mezzo stampa (internet) è stata presentata al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti del Segretario cittadino del “Movimento Strada Nuova” che in Consiglio comunale è presente con Antonio Megaro e Raffaele della Peruta. Subito sono giunte all’esponente politico la solidarietà da parte di consiglieri comunale e semplici cittadini. “Ti ringrazio a nome mio personale e del Movimento Strada Nuova” – ha affermato Domenico Ricciardi a Enrico Nuzzi, consigliere comunale di opposizione – “per la solidarietà mostratami in occasione della notifica di un “Avviso di garanzia” per aver criticato l'operato del sindaco, che in questo momento mi sfugge nome e cognome. Ancora una volta ha dimostrato di essere un antiberlusconiano pur essendo di Forza Italia” – ha aggiunto Ricciardi – “Voglio rammentare, ricordando il tuo intervento in consiglio comunale circa la somiglianza per intelletto ad un esemplare in via di estinzione, che lo stesso Berlusconi uomo d'azienda, imprenditore di rara maestria suo leader politico, ha in questi anni condannato “politicamente” quei pseudopolitici” – ha sottolineato Ricciardi – “che pensano di poter vincere distruggendo l'avversario attraverso l'utilizzo improprio della magistratura. Credo profondamente nella giustizia, che farà il suo corso sperando nel più breve tempo possibile, cosicché di non dover spiegare ai miei figli questa vergognosa pagina politica che ha investito il nostro paese grazie a questi PREMI NO…….BEL”. “Siamo alla frutta” – gli ha fatto eco Giuseppe Amato, membro del direttivo del Movimento Strada Nuova – “Il nostro amato Sindaco, anziché governare, si diletta a presentare querele contro i suoi avversari politici. Tremate, tremate tutti. Immaginate cosa succederà adesso che avrà, speriamo presto, più tempo libero. Non scendo nei particolari perché non compete a me ma al diretto interessato se avrà voglia di farlo. Siamo al ridicolo” – ha aggiunto – “sono davvero disgustato. Il primo cittadino che non accetta critiche al proprio operato, che non accetta un contraddittorio, che non accetta un confronto aperto e libero, ma si trincera dietro la Magistratura. Si vergogni signor Sindaco. Ed, ora, se ritiene, quereli anche me” – ha concluso il membro del Direttivo Giuseppe Amato.

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