Recensione della silloge ”Un seme oltre oceano” di Gastone Cappelloni

Dopo aver letto la prima volta tutte le liriche contenute nella bella raccolta di poesie “Un seme oltre oceano”, di Gastone Cappelloni, edito dalla casa editrice DavidandMatthaus nella collana “Castalide Edizioni”, ho dovuto quasi sempre rileggere la maggior parte di esse, poiché sono molto profonde e ottengono un impatto ritardato. Appena finito di leggere una poesia si rimane con un senso di smarrimento abbinato ad una sensazione di spaesamento. E’ come essere proiettati in un paesaggio desertico in balia di mille domande senza mai trovare una risposta definitiva, se non quella che ad ogni smarrimento, a ben riflettere, c’è sempre un ritrovamento guidato dai sentimenti più nobili dell’animo umano suscitato dalla perizia del poeta.  A conferma di questa mia lettura delle poesie dell’autore ne prende in  esame un paio, solo per una questione di spazio e di tempo, non vorrei annoiare oltre modo l’incauto lettore che si trovasse suo malgrado a leggere questa mia riflessione. La prima è:”Ricordar o padre”, nella quale sono mirabilmente raffigurate le due figure più importanti per ogni essere umano: il padre e la madre. Nella lirica c’è una maestria poetica mista ad un profondo sentimento di intimo affetto verso il padre e la madre. Si intuisce che i genitori non ci sono più, però, lo si evince solo leggendo l’ultimo verso, dove l’autore delinea le loro figure con immenso amore e nostalgia. Nel secondo componimento preso in esame, il cui titolo recita:”Le calure della frenesia”, il poeta con uno schizzo veloce come una pennellata di un provetto pittore rinascimentale tratteggia il trascorrere del tempo avvertito come vuoto cosmico che riempie e allo stesso tempo lascia l’incredulo uomo abbattuto e sconfitto, unico fra tutti a trovare una risposta è il veggente poeta, che tutto comprende e accetta con rassegnata calma che il fato si compia per mettere fine all’afflato del figlio del tempo. Comunque,tutte le liriche, che toccano i diversi momenti della vita quotidiana di ogni uomo, sono un mirabile esempio del poetare moderno di Gastone Cappelloni. Tutte le poesie presenti nella silloge hanno la  traduzione a fronte in spagnolo. La mirabile traduzione è stata operata con ammirevole maestria da Ana Caliyuri, devo dire che a volte, anche se io non conosco molto bene la lingua spagnola, sembrano ancora più belle che nella lingua italiana. Di ciò, va dato merito alla poetessa e traduttrice su nominata. Mi sento di spendere un elogio al poeta che con tanta profondità richiama alla mente e al cuore i sentimenti più veri nell’animo degli uomini sensibili. La silloge è consigliata a tutti gli amanti della vera poesia, con particolare riferimento per i lettori che amano leggere versi su cui si rimane per ore a riflettere e interrogarsi sul destino ultimo dell’uomo.

 

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