Commercianti e artigiani sul piede di guerra

Commercianti e artigiani, esasperati- pronti a celebrare i funerali del commercio a Caiazzo. Crisi nera per il commercio nella città “romana”- che ha raggiunto da tempo livelli di guardia. Negozi, sempre più deserti, artigiani quasi completamente scomparsi.  Una crisi profonda, a Caiazzo combattuta con la liberalizzazione delle licenze, con i negozi aperti 13 ore al giorno- con mezza giornata destinata a riposo settimanale. Ma- Caiazzo, non è Rimini o Riccione. Che senso ha -fissare l’apertura dei negozi per “l’intera settimana”?  L’interrogativo posto dagli esasperati commercianti-che compattin bocceranno Giaquinto(unico sindaco full-time della provincia di Caserta-che verosimilmente dal mese di maggio tornerà a fare il geometra in qualche cantiere) alle prossime elezioni amministrative. Ai commercianti potrebbero unirsi  gli  stessi cacciatori(questione parco)-riuniti inutilmente, e il determinante centro di Caiazzo-che non ha mai amato l’ex enfante prodige di Cesarano, frazione  impressa su un maxi cartellone “autostradale”- che indica la direzione per Milano. Pardon per Cesarano. Con una scellerata ordinanza- ha pensato da vero genio di  rivitalizzare commercio e artigianato: con un colpo di bacchetta magica- degna del grande Silvan. Sotto accusa il primo cittadino- “Il potere gli ha dato alla “testa” – dicono in uno dei capannelli di Piazza Porta Vetere. Ha trovato la terapia per ravvivare il commercio”. Più che ordinanze-occorrono interventi mirati, per rilanciare lo sviluppo dell’economia locale, in coma, prossima alla “morte cerebrale”. Parole come incentivazione, promozione e difesa delle imprese commerciali e artigianali, sentite nel corso della campagna elettorale, mai messe in atto. Quattro anni di promesse- e di cementificazione selvaggia.“Il riordino del piano commerciale”, è consistito finora nella dislocazione della Fiera settimanale. Commercianti sbeffeggiati dagli ambulanti abusivi-(che nessuno vede)- che vendono la loro merce all’ingresso dei negozi- senza pagare un centesimo di tasse.   Occorre un intervento rapido ed efficace. Il comune, dispone di mezzi per la lotta all’abusivismo- e deve usarli immediatamente, pena il ritrovarsi in avanti, con nuovi disoccupati- che oggi contribuiscono a rimpinguare le casse comunali, che domani, potrebbero usufruire del contributo comunale.  Intanto, qualche buontempone- per fare opera di sensibilizzazione- avrebbe in mente di mettere in atto una singolare provocazione: posizionare all’ingresso degli esercizi commerciali caiatini- una coppia di lumini, per celebrare l’estinzione del commercio a Caiazzo- cittadina ormai sulla bocca di tutti.

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