Lino Banfi a Radio Club 91

"Sono campione olimpionico di salto al passo triplo. Mi sono formato a Napoli i primi passi nel mondo dell'avanspettacolo. Se un tempo andavi bene al pubblico di Napoli eri consacrato, significava aver superato un esame incredibile. I napoletani vivono di spettacolo e superare il loro giudizio è arduo. E non ho mai sentito un partenopeo stonato. Ho un bel ricordo di Mario Merola che mi adorava e anch'io lo amavo . Merola era amico intimo di Franco Ingrassia quando io ero agli esordi. Se nascessi di nuovo farei tutto. Un tempo eravamo magri come chiodi. La gavetta e non la palestra non permetteva di metter su peso". Così Lino Banfi ai microfoni di Radio Club 91 nel programma i “Radioattivi" condotto da Ettore Petraroli e Rosario Verde.  "Non c'erano pedane di lancio dovevi fare l'avanspettacolo e non c'era il cabaret. Ricordo quelli con la canottiera che dicevano famme ride". Una delle più belle maschere italiane ha ricordato come il padre " che era un buono mi ha assecondato nella carriera, mi ha lasciato andare per la mia strada. Diceva tu vuoi fare l'artista ma poi come lavoro che fai?. Di Edwige Fenech non dimenticherà "la parte migliore di lei. Con lei fingevo ma era davvero eccitato. Erano tutte belle le donne della commedia sexy e rifarei tutto quel genere che non era sporco era pulitissimo anche perché le attrici si facevano cinque docce a film. Più pulito di così si muore". E sulla tv di oggi: "Ogni tanto guardo Zelig, Colrado i nuovi comici ma  una cosa è fare un monologo di 6 minuti e vederli che già vanno in apnea, altra cosa invece è affrancarsi. Meglio tanta gavetta e poi tutto il resto. Adesso sono tutti talk show, gare e giurie. E' giusto che i giovani abbiano un'occasione ma una domanda che nessuno si pone (e che invece l'atto si pone nel tragitto da casa a Cinecittà alle 6 del mattino) è: che superano altri che fine fanno? Molti vanno a finire male". Ma intanto il tempo è scaduto e Banfi è già arrivato dal commercialista, "è arrivato il momento di arrabbiarmi" ha ironizzato.  
 

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