Fermiamo gli attacchi a Papa Francesco

Quanto sta avvenendo all’indirizzo di Papa Francesco, ci ha spinti a sottoscrivere l’appello: "Fermiamo gli attacchi a papa Francesco. L’arrivo del Papa «venuto dalla fine del mondo» sta provocando reazioni scomposte dentro la Curia vaticana che, falcidiata da scandali e corruzioni, considera il Papa come un corpo «estraneo» al suo sistema consolidato di alleanze col potere mondano, alimentato da due strumenti perversi: il denaro e il sesso. Il chiacchiericcio sul «Papa strano» inizia in sordina, poi via via diventa sempre più palese davanti alle aperture di Papa Francesco in fatto di famiglia, di «pastorale popolare» e di vicinanza con il Popolo di Dio per arrivare anche, scandalo degli scandali, a parlare con i non credenti e gli atei. Inoltre l’attacco frontale di cinque cardinali (Müller, Burke, Brandmüller, Caffarra e De Paolis), tra cui il Prefetto della Congregazione della Fede, ha rafforzato il fronte degli avversari che vedono nel Papa «un pericolo» da bloccare a tutti i costi. Durante gli auguri natalizi, lo stesso Papa ha elencato quindici «malattie» della Curia, mettendo in pubblico la sua solitudine e chiedendo coerenza e autenticità. Come risposta all’appello del Papa, durante la Veglia di Natale, il giornalista Vittorio Messori pubblica sul Corriere della Sera «una confessione» dal titolo «I dubbi sulla svolta di Papa Francesco», condita dall’occhiello: «Bergoglio è imprevedibile per il cattolico medio. Suscita un interesse vasto, ma quanto sincero?». Una vera dichiarazione di guerra, in stile clericale, ma minacciosa nella sostanza di un avvertimento di stampo mafioso: il Papa è pericoloso, «imprevedibile per il cattolico medio». È tempo che torni a fare il Sommo Pontefice e lasci governare la Curia. Il Messori non fa i nomi dei «mandanti», ma si mette al sicuro dicendo che il suo intervento gli «è stato richiesto». Ci opponiamo a queste manovre, espressione di un conservatorismo che spesso ha impedito alla Chiesa di adempiere al suo compito «unico», quello di evangelizzare. Papa Francesco è pericoloso perché annuncia il Vangelo, ripartendo dal Concilio Vaticano II, per troppo tempo congelato. Coloro che gli si oppongono sono gli stessi che hanno affossato il concilio e che fino a ieri erano difensori tetragoni del «primato di Pietro» e dell’«infallibilità del Papa» solo perché i Papi pensavano come loro. Noi non possiamo tacere e con forza gridiamo di stare dalla parte di Papa Francesco. Con il nostro appello vogliamo fare attorno a lui una corona di sostegno e di preghiera, di affetto e di solidarietà convinta. Desideriamo dire al Papa che non è solo, ma che, rispondendo al suo incessante invito, tutta la Chiesa prega per lui. È la Chiesa dei Poveri. Allo stesso modo, molti non credenti, atei o di altre religioni, gli esprimono pubblicamente la loro stima e la loro amicizia. La sètta di «quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re»  e non possono stare con un Papa di nome Francesco che parla il Vangelo «sine glossa». Molte comunità hanno fatto pervenire a Papa Francesco, il loro abbraccio e la loro benedizione. Chi vuol seguire il nostro esempio può firmare a questo link:
http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

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