Lo zoo di vetro di Tennessee Williams

Mercoledì 11 febbraio 2015, Teatro Nuovo di Napoli. In scena il dramma dei ricordi, la fragilità umana secondo l'autore  Statunitense come allegoria dell'oppressiva America del suo tempo Il persistere della memoria, il suo tendersi sulla scia di sensazioni, distacchi, frasi sospese, disaccordi, si accompagna al rimpianto, a quella parte di poesia che, nella vita, forse, cerchiamo con intima soddisfazione, per avere la "certezza" di aver vissuto.  È questa l'essenza de Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, che Arturo Cirillo porta in scena, mercoledì 11 febbraio 2015 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 15), al Teatro Nuovo di Napoli.  L'attore e regista partenopeo, supportato dalla traduzione di Gerardo Guerrieri, si misura con un classico del teatro del Novecento, mostrando meccanismi familiari sempre attuali e personaggi reali, nell'Italia di oggi come nell'America degli anni '40.  Presentato da Tieffe Teatro, l'allestimento vede la presenza in scena, oltre allo stesso Cirillo, di Milvia Marigliano, Monica Piseddu, Edoardo Ribatto, e si avvale delle scene a cura di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Mario Loprevite.  Lo zoo di vetro è "un dramma di memoria", secondo la definizione dello stesso Tennessee Williams, cioè è un testo dalla doppia natura: realistico nella descrizione dei rapporti tra i personaggi, ma totalmente onirico rispetto al tempo della vicenda e al tempo della sua rappresentazione. E' la potente messa in scena dell'atto del ricordare e del rapporto con il passato come luogo del rimpianto.  Il dramma di Williams, scritto nel 1944, è incentrato sulle vicende della famiglia Wingfield, che si palesano in scena, uscendo dalla memoria del suo più giovane membro, Tom, che le racconta direttamente al pubblico.  I ricordi restituiscono le figure, ormai lontane ma sempre presenti, di Amanda, madre possessiva, ancorata al ricordo di una giovinezza, da tempo sfiorita, e ad un marito che se ne è andato per altri lidi troppo presto, e della sorella zoppa Laura, creatura gentile e fragile, proprio come le figurine dello zoo di vetro che conserva gelosamente tra le sue cose più preziose. Senza aspirazioni e progetti futuri, la ragazza è spinta dalla madre a cercare una relazione che la faccia uscire dalla costante apatia che la possiede. Ecco che i ricordi, poi, si concentrano su una sera particolare, quando l'improvviso agognato invito a cena di un collega di Tom, Jim, è accettato, accendendo le speranze di un futuro migliore per le due donne. Sarà solo un piccolo lampo, presto oscurato dalla dura realtà della solitudine, e Tom deciderà finalmente di smettere di nutrirsi di cinema e di andarsene come il padre, lasciando il modesto lavoro che lo occupa e le due donne per cercarsi un futuro migliore, anche se pieno d'incertezze. Questa storia di vinti, nella messa in scena di Cirillo, dà aurea a quell'eterno fallimento di chi vive ancorato al ricordo di una giovinezza che passa, senza più età, senza pietà per niente e nessuno. Lo zoo di vetro di Tennessee Williams Napoli, Teatro Nuovo – dall'11 al 15  febbraio 2015 Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.30 (domenica) Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it

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