In piazza con Trenta Righe per la giornalista Verdile e l’ex ministro Bray

Una mobilitazione più unica che rara. Diverse centinaia di persone si sono ritrovare in piazza Dante a Caserta per dare il proprio supporto all'iniziativa #IoStoConNADIA organizzata dall'associazione giornalisti casertani Trenta Righe per manifestare vicinanza e solidarietà alla collega Nadia Verdile, destinataria di minacce di morte insieme all'ex ministro Massimo Bray per il loro impegno sulla Reggia di Carditello. L'associazione Trenta Righe. «Il 13 febbraio è una data che non possiamo dimenticare perché c'è stato un attacco forte nei confronti di coloro che, con la passione che contraddistingue tutti i giornalisti, raccontano e denunciano fatti, circostanze ed interessi non leciti – ha affermato Giuseppe Perrotta dell'associazione Trenta Righe – Il 13 febbraio non è stata minacciata solo Nadia ma un'intera categoria di professionisti. Oggi noi vogliamo dimostrare che non abbiamo paura. Nessuno deve pensare che minacciando un giornalista lo si riesca a silenziare». «La stampa non può essere imbavagliata, noi stamattina siamo di più» ha poi aggiunto la presidente di Trenta Righe Antonella Palermo che ha letto il messaggio inviato dal ministro Dario Franceschini (all'estero e quindi impossibilitato a partecipare all'iniziativa).
Verdile e Bray. «Carditello è un bene che va tutelato – ha affermato l'ex ministro Bray – La legalità deve essere un momento importante per scrivere una storia diversa per questa terra». Non è mancato da parte di Bray il pensiero a Tommaso Cestrone, l'angelo di Carditello, il volontario che voleva salvare la Reggia. E' per lui e per i tanti che non si sono arresi che Nadia Verdile si appella allo Stato chiedendo presenza e sostegno: «Se Carditello riversava in quelle condizioni è perché lo Stato non c'era – dichiara – Aspetteremo il ministro Franceschini (assente, come comunicato per mezzo e-mail, per impegni istituzionali ndr) al varco, per farcela non possiamo stare da soli». Per la Verdile le minacce pervenute non fermano la corsa, lo dimostrano la manifestazione e le persone accorse: «Se l'obiettivo era quello di far cadere il silenzio penso proprio che abbiano mancato il tiro. Il sole non può tramontare su Carditello».
I presenti. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, la prefetta di Caserta Carmela Pagano, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, i rappresentanti del sindacato giornalisti campani, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio affiancato dagli assessori Nicoletta Barbato, Giuseppe Greco e Stefano Mariano, dal presidente del Consiglio  Gianfausto Iarrobino, e dai consiglieri Enrico Tresca, Franco De Michele e Francesco Apperti, il presidente della Provincia Domenico Zinzi accompagnato dall'assessore Gabriella D'Ambrosio, la consigliera regionale Lucia Esposito, Stefano Graziano e Pasquale Stellato del Pd, il deputato del Pd Gennaro Migliore, la senatrice del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese insieme ad un gruppo di attivisti, l'europarlamentare Pina Picierno, la segretaria Cgil Camilla Bernabei, il presidente del Cira Luigi Carrino, il Comandante della polizia municipale Alberto Negro, il comandante provinciale dei carabinieri Giancarlo Scafuri, il vice questore Enzo Raimo, ed anche una massiccia delegazione dal Molise con sindaco e consiglieri di Macchiagodena, Comune madre della Verdile e tante associazioni che hanno voluto dare il proprio contributo.

 

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