Reggia di Caserta: bella da invadere o da difendere?
Quanto accaduto domenica 3 Maggio presso il palazzo reale di Caserta, la famosa Versailles nostrana da decenni al centro del turismo della provincia casertana, è per molti sconcertante: più di 20 mila persone si sono recate nella struttura per la “domenica al museo”, iniziativa nota per la possibilità di visitare musei e beni culturali a titolo gratuito e soltanto per quella giornata. Un fiume in piena di turisti si è riversato tra le bellezze reali della Reggia, attratti dall’ingresso libero che ha certamente stuzzicato tutti quanti volevano trascorrere un’assolata domenica di Maggio tra il verde naturale del parco. In altri contesti sarebbe stato considerato un successo, e invece a Caserta le cose sono andate diversamente: interminabili file per accedere al parco, malcontento comune dei turisti in attesa e caos post-invasione, con un’importante quantità di rifiuti prodotti durante l’artistica scampagnata. Pochi gli addetti alla sicurezza che comunque hanno tentato di arginare e disciplinare la folla per quanto in loro potere, sottolineando un’evidente disorganizzazione nel gestire un numero di visitatori improvviso e così esagerato. Ecco il provvedimento che arriva dai piani alti: il ministro Franceschini ha ritenuto opportuno regolare l’accesso gratuito alla reggia, limitandolo solamente agli appartamenti reali, mentre per quanto riguarda l’entrata al parco sarà comunque previsto un costo per il biglietto di ingresso. Un deterrente per quanti non mostrino particolare interesse per l’arte e prendono d’assalto la Reggia soltanto per approfittare dello spazio verde a disposizione, ma è giusto applicare misure di questo tipo? Già in molti fanno sapere il proprio disappunto sul provvedimento, come lo stesso sindaco Pio Del Gaudio, che propone invece l’impiego di volontari. In questo modo si potrebbe assicurare la regolare apertura del complesso gratuitamente per ogni domenica al museo successiva, mantenendo allo stesso tempo un buon livello di sicurezza e supervisione dei beni culturali presenti nel palazzo reale. Intanto, si pensa già al nuovo direttore della Reggia, il cui nome dovrebbe essere noto nei prossimi giorni.