Recensione alla raccolta di poesie: ”Voce”, di Elisabetta Bagli

Nel leggere la silloge poetica “Voce” di Elisabetta Bagli, edita dalla casa editrice EEE-Book, mi sono ritrovato immerso in un mare di sentimenti, legati indissolubilmente alla condizione femminile, declinati in tutti i suoi aspetti più intimi e personali. Pur tuttavia, essi sono temi indiscutibilmente  universali.  Fin dalla prima poesia intitolata:”Voce”, che da il titolo alla raccolta, si viene proiettati nel mondo intimo dell’autrice che manifesta l’intenzione di esprimere se stessa mettendosi a nudo davanti al lettori, attraverso il suo linguaggio poetico. Infatti, nell’ultima strofa essa recita, a  conferma di quanto precedentemente affermato:
“Un gioco, una sfida raccolta.
I miei sentimenti formano parole.
La mia voce sotterranea,
mossa da un nuovo impeto,
con vigore,
si rivela a tutti.”
Esprimendo così, in  modo estrinseco, l’intenzione di fare ascoltare e leggere a tutti la sua voce intima, la voce di un’anima in  cerca di se stessa prima che degli altri.
La seconda poesia che vorrei citare si intitola “Scrivere”, essa è inserita nel gruppo di poesie che vanno sotto il titolo di:” Vita, entusiasmo e dolore.” Per questa lirica non mi sento di estrapolare nessuna strofa riassuntiva, va scritta e letta tutta a beneficio del lettore che forse mai comprerà e leggerà l’intera raccolta di questa voce poetica che esalta il poetare moderno innalzato alle sue vette più alte dell’ispirazione poetica. Quindi, a beneficio di tali lettori, eccola:
“Scrivere per comunicare,
per fare sentire attraverso il tuo cuore i tuoi
sentimenti, il tuo amore.

Scrivere per rappresentare la tua vita,
per riempire quelle pagine bianche che ancora non
hai vissuto.

Scrivere per dare un senso ai tuoi sogni,
alle tue illusioni, alle tue speranze.

Scrivere per sfogare la tua rabbia,
il tuo odio, il tuo disprezzo.

Scrivere  anche quando non vuoi,
anche quando hai paura di perdere per sempre chi
non vuoi perdere.

Scrivere per toccare l’essenza più alta della tua
esistenza,
per sentirti vivo.

Non scrivere più è morire dentro,
e tu non puoi.”
Per ultima vorrei citare la poesia: “Anima perfetta”, contenuta nella parte intitolata:“Amare.” Di questa lirica mi piace citare solo la prima strofa, che da il senso a tutta la poesia:
“Perfezione,
ti cerco,
ti vedo nel suo sguardo,
voglio afferrarti,
sentirti ovunque,
nei miei occhi,
nelle mie labbra,
nella mia mente.”
Lungo il corso dell’intera raccolta si apprezzano temi quali: il trascorrere delle esperienze della vita, dello struggersi dell’amore in tutti i suoi aspetti, l’amore a tutto tondo, da quello filiale, a quello materno, a quello  della persona amata, a quello per le creature di tutto il creato. Tutta la silloge è uno spaccato del mondo femminile che ci fa apprezzare e ci mette in comunicazione con ciò che è l’essenzialità e la poeticità delle donne. E’ un inno alla loro sensibilità, alla loro imprescindibilità, per addolcire e guidare gli uomini su di un percorso di amore e di elevazione allo stesso tempo fisico e spirituale. Spesso, durante la lettura delle poesie, mi sono dovuto soffermare per un lunghissimo momento a riflettere su molte strofe che mi hanno illuminato nel duro cammino verso la comprensione dell’altra metà del cielo.  Mi sento di esprimere i miei complimenti vivissimi all’autrice, sono sicuro che il suo cammino nella ricerca del suo io ci fornirà  ulteriori prove di grande talento, illuminandoci ancora di più sui temi a lei più cari nelle sue prossime raccolte.
Consiglio il libro a tutti i veri appassionati lettori della poesia moderna.

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