“Letteratitudini” va in vacanza con il “Il mare: al centro della nostra vita”
La stagione culturale 1014/2015, ormai, è terminata con l’ultima serata dei giorni scorsi. I soci storici del gruppo, ossia Matilde Maisto, Raffaele Raimondo, Lella Coppola, Felicetta Montella, Laura Sciorio, Marinella Viola, Giannetta Capozzi, Arkin Jasufi, in questo incontro,hanno avuto il piacere di ospitare due nuovi illustri amici ed esattamente l’avvocato Gaetano Iannotta con la sua gentilissima consorte Marianna.
Il tema prescelto, proprio in prossimità delle vacanze, è stato: “Al centro della nostra vita: il mare”, con la lettura di alcune bellissime poesie, che hanno come filo conduttore, appunto “il mare”. Poesie scelte con il cuore di ogni partecipante che si è ritrovato in poesie come: “L’uomo e il mare” di Charles Baudelaire, “Qui ti amo” di Pablo Neruda, “S’ode ancora il mare” di Salvatore Quasimodo, “Mare” di Giovanni Pascoli, “L’Eternità di Arthur Rimbaud, “A Zacinto” di Ugo Foscolo, “Crepuscolo” di Henrich Heine, “Il Pescatore” di Wolfang Goethe.
Graditi anche alcuni testi di canzoni come “Il Mare d’inverno” di Loredana Bertè & Enrico Ruggeri, “Onda su onda” testo di Bruno Lauzi.
E, non poteva, ovviamente, mancare uno stralcio del romanzo di Ernest Hemingway “Il vecchio e il mare”; molto bella questa frase:… – Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercar di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere il sole? Siamo nati fortunati, pensò… –
Poesie, senza dubbio bellissime, che creano un forte pathos ed una grande passione perché per tutti coloro che amano la “poesia”, essa è tutto ciò che ti tiene vivo e da un senso alla tua vita.
Ma la vera scoperta della serata è stato proprio la new entry del gruppo, l’avvocato Gaetano Iannotta che, tra una portata e l’altra, ci ha deliziato con alcune sue poesie tratte dal suo libro “Il Canto dell’Uomo” – Carmina –
Una poesia molto bella tratta dalle liriche del soliloquio è “Ventun Giugno” che così recita: Così al solstizio di calda luce diffusa,/in cuspide che spezza l’anno a metà,/il mondo vide il mio dì./O Ventun Giugno,/cosa dunque son per te,/Castore, Polluce o altro ancora?/Breve o lunga che sia la vita mia,/forse mai lo scoprirò./O giorno del sole,/che al tramonto non vuol versar,/svela il mistero degli astri miei/ che solo guerra sembra arrecar./Riposo e pace non vedo/e triste è la sorte/del dì che taglia/in due la vita mia.
Nella prefazione del libro leggiamo: – Non v’è cosa più sublime della capacità di comporre versi: ciò che le Muse dicono per bocca dei poeti è eterno. Questo è quanto Gaetano Iannotta riesce a fare dal momento della prima ispirazione fino all’ultimo verso di questa meravigliosa silloge. –
Naturalmente il gruppo di Letteratitudini è pienamente d’accordo con il pensiero innanzi espresso ed è stato molto felice di programmare il primo incontro della nuova stagione 2015/2016 (mese di ottobre) proprio con l’avvocato Iannotta che ci illuminerà con una conferenza su ASTROLOGIA-FILOSOFIA-LETTERATURA.
Come da previsioni la serata è stata eccezionale, ricca di cultura, di amicizia, e di grande afflato.
Vi lasciamo, augurando a tutti buone vacanze e dandovi appuntamento al prossimo ottobre.