Bollani, l’anfiteatro e le barricate

Nella serata del 17 luglio un evento ha particolarmente infastidito i cittadini sammaritani (e non solo), quando in occasione dello splendido concerto del pianista Stefano Bollani sono stati “opportunamente” sistemati dei pannelli divisori lungo la balconata che affaccia sull’anfiteatro.
Pannelli, sì, che oscuravano parte della meravigliosa visuale del suggestivo anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, coprendo un bene archeologico preziosissimo e una delle mete turistiche più visitate del territorio casertano.
Un separè, un divisorio che serviva a impedire ai curiosi di assistere “abusivamente” al concerto di Bollani. Forse un segno di rispetto, secondo gli organizzatori, nei confronti di tutti quanti avevano pagato il biglietto per ascoltare dal vivo le melodie di Bollani, e che quindi avevano il diritto all’esclusività della serata?
Il punto è: ce n’era davvero bisogno?
C’era bisogno di montare impalcature per impedire – tra l’altro solo parzialmente – ai curiosi di vedere il compositore in azione?
I più interessati hanno potuto comunque “rubare” il suono di qualche nota appostandosi nelle vicinanze del concerto. Del resto, il problema a questo punto era logistico più che economico: come impedire al suono di propagarsi, soprattutto se si tratta di un concerto all’aria aperta?
Il risultato è che la vista notturna dell’anfiteatro è stata parzialmente impedita, quanti volevano vedere Bollani senza biglietto hanno potuto comunque farlo affacciandosi nei punti liberi, e a noi non resta che l’ennesima figuraccia.
E quindi gli organizzatori di una serata culturale di un certo livello, nel bellissimo scenario dell’anfiteatro campano, hanno ben pensato di “far fessi” quelli che vogliono fregare gli altri, ovvero quelli che vogliono assistere ad uno spettacolo a pagamento senza, però, aver pagato.
C’è qualcosa che non quadra.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post