Essere Fantasiologo!
Pietramelara – Fantasiologo, così si definisce Massimo Gerardo Carrese. Una professione unica ed interessante, che incuriosisce e stupisce. Nato in Svizzera, ma residente a Caiazzo (CE), Carrese consegue la Laurea, con il massimo dei voti, all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", in Lingue e Letterature Straniere con una tesi dal titolo La ruota del tempo fantastico. Gianni Rodari e la traduzione della fantasia. Si occupa a tempo pieno di immaginazione e di fantasia, e con lui il termine Fantasiologo compare per la prima volta sul sito della Treccani. Dal 2005 svolge in tutta Italia (e dal 2012 anche all'estero) cicli di formazione, corsi e conferenze sulla fantasia o fantasiologia. Per Carrese, la Fantasiologia, non è una scienza ma un percorso di studi che si occupa di immaginazione e di fantasia estrapolandole dalla vita quotidiana, e coinvolgendo tutte le discipline, da quelle umanistiche a quelle scientifiche. La Fantasiologia è interessata a tutto: persone, parole, disegni, numeri, animali, oggetti, giochi, suoni.
Fantasia e immaginazione non sono facoltà distinte ma complementari, contrariamente a ciò che riteneva Hegel, il difensore dell’eccezionalità della fantasia a discapito dell’immaginazione.
Per Massimo Gerardo Carrese, la fantasia, infatti, è la facoltà del possibile, dell'ipotesi, del superamento di un'immagine, è dimostrazione. L'immaginazione, invece, è la facoltà dell'azione, dell'agire con e tra le immagini, è immagine…… in azione.
Ospite per la terza volta del “Cafè Retro” di via Roma, in Pietramelara, venerdì 17 Luglio, in un suggestivo scorcio del Borgo antico, ha stimolato la mente dei presenti, portando a riflessioni inusuali e a nuove scoperte.
Parafrasando il pensiero di Platone, Cartesio ed Aristotele, e con Giochi linguistici, Carrese ha permesso agli “spettatori partecipanti” di constatare con la tecnica della Crittografia visiva, che la parola CASA, può diventare un cono gelato, riuscendo a dimostrare con l’ausilio delle 26 lettere dell’alfabeto, che la parola ORSO, ha realmente quattro lettere. La “dimostrazione del fatto che tutte le parole sono uguali” con il suo gioco “E-tre”, ha sbalordito i presenti.
Le sue pubblicazioni fantasiologiche sono edite da “Ngurzu Edizioni”. “Pubblicazioni fatte a mano, realizzate, quindi, con il proprio lavoro artigianale, tranne la stampa”, come ama affermare Massimo Gerardo Carrese.