Attività Carabinieri Caserta

In Santa Maria a Vico (CE), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maddaloni, unitamente a quelli della locale stazione, a seguito di immediate indagini, hanno arrestato, in flagranza di reato per tentata estorsione, Rivetti Elena, cl. 1969, residente a San Felice a Cancello. La vittima, un sessantaseienne del luogo, si è presentato presso i Carabinieri per sporgere una denuncia di furto della propria autovettura, avvenuta poche ore prima. L’uomo, durante la sua permanenza in caserma, ha ricevuto, sul suo cellulare, alcune telefonate da un utenza con numero sconosciuto il cui interlocutore, dopo vari giri di parole, gli formulava una richiesta estorsiva per la restituzione dell’autovettura. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, come detto, dopo immediati accertamenti hanno predisposto uno specifico servizio, presso l’abitazione di Rivetti Elena, la quale aveva formulato la richiesta estorsiva di euro 2.200 per la restituzione del mezzo. Proseguono le indagini volte ad individuare gli altri componenti della banda dedita all’attività delittuosa comunemente denominata “cavallo di ritorno”. L’arrestata, intanto, è stata accompagnata presso l’istituto penitenziario femminile di Pozzuoli, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.
 
In Castel Volturno (CE), viale Scanno, i Carabinieri della locale stazione hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia, a carico della pregiudicata Guarino Anna, cl. 1982. La donna dovrà espiare una pena residua di mesi 7 (sette) e giorni 2 (due) di reclusione, poiché riconosciuta colpevole dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso in rapina ed estorsione aggravata, commessi nel periodo 2009 – 2011 in Venezia. Pertanto è stata accompagnata presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE), a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
 
In Castel Volturno (CE), via Jacopo San Nazzaro, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato il pregiudicato nigeriano Sanwu Lucky, cl. 1982, già sottoposto agli arresti domiciliari per violenza sessuale e violazione domicilio, in esecuzione dell’ordinanza di ripristino della carcerazione, emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. Il provvedimento restrittivo è scaturito dall’inosservanza delle prescrizioni imposte dalla competente Autorità Giudiziaria da parte del nigeriano. Lo stesso, pertanto, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
 
In Parete (CE) e Napoli, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, unitamente quelli territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal g.i.p. presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, in accoglimento delle risultanze investigative prodotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Aversa, nei confronti di due minori, un napoletano ed un albanese, ritenuti responsabili di associazione finalizzata alla detenzione, confezionamento e cessione di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana in concorso. Gli arrestati sono stati collocati nella Comunità per minori di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. L’odierno provvedimento è stato emesso a seguito dell’esecuzione, avvenuta il 28 luglio scorso, dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emessa dalla stessa A.G. nei confronti di 10 indagati, ritenuti responsabili dei medesimi reati per i quali si procede in data odierna. In questa circostanza l’Autorità Giudiziaria, alla luce delle ulteriori risultanze investigative prodotte dall’Arma,  ha cristallizzato gli ulteriori elementi di colpevolezza nei confronti dei destinatari del provvedimento. Si ricorda, infine, che nel corso delle indagini furono sottoposti a sequestro denaro, frutto dell’illecita attività e una quantità di sostanza stupefacente superiore ai 7 Kg., rinvenuti, unitamente ad armi e munizioni, all’atto dell’arresto di due degli indagati.

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