“Il poliziotto ti ha sparato… ma festeggeremo lo stesso il tuo 18simo compleanno”
"Il poliziotto ti ha sparato…ma faremo festa lo stesso in occasione del tuo 18simo compleanno ….. “Queste poche ma terribili parole ci hanno colpito tantissimo – sono le prime impressioni di Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato di Polizia Coisp alle dichiarazioni , riportate da alcune testate giornalistiche, dei familiari di Francesco, il baby rapinatore ferito mentre tentava di rapinare insieme ad un complice, un poliziotto – I familiari di Francesco – ironizza il leader campano del sindacato indipendente – possono dormire sogni tranquilli… In Italia in galera non ci va nessuno…. purtroppo!!!!! Tornando seri, devo dire che le parole dei familiari del baby delinquente, ci hanno colpito tantissimo… si parla tanto di legalità, della assenza delle Istituzioni, ma il ruolo primario deve essere della famiglia! Non una parola di condanna del gesto del minore, nulla…. allora ci chiediamo : davvero questa nostra Terra non ha futuro? Assolutamente no…. continueremo a lottare in ogni sede e con ogni forza pur di garantire la legalità, tema del convegno tenuto dal nostro sindacato nella giornata di ieri, con una platea composta da giovani studenti coetanei di Francesco, ai quali, essendo il futuro della Nazione, dobbiamo inculcare il concetto di legalità nella sua più ampia accezione. Ieri abbiamo assistito all'ennesimo episodio di violenza ad opera di minori, quando un diciassettenne al culmine di una lite per futili motivi ha accoltellato un suo coetaneo, rischiando di ammazzarlo…. Ebbene noi chiediamo al Governo maggiore attenzione alla realtà napoletana, alla Magistratura la certezza della pena, ma dobbiamo pretendere dalle famiglie, dalle scuole di fare la loro parte. Rinnovo la mia solidarietà al collega nonché mio stretto collaboratore nel sindacato, coinvolto, suo malgrado, in questa vicenda dove addirittura si vorrebbe farlo passare da vittima a carnefice. Addirittura la testata giornalistica “IL MATTINO” lo riportava, con tanto di titolo, come persona “indagata” , ebbene rivolgendomi al direttore dico che ad oggi il nostro collega non risulta per niente indagato, se poi ha notizie differenti rispetto al nostro dirigente sindacale saremo lieti che ci facesse partecipi della cosa !!!!! Abbiamo massima fiducia nel lavoro della Magistratura alla quale auguriamo di poter lavorare nella più assoluta tranquillità. Preannuncio, sin da ora, che il Sindacato che rappresento si costituirà parte civile, devolvendo in solidarietà eventuali risarcimenti".