Riflessioni sull’attentato di Parigi

Sono passati solo alcuni giorni dalla tragica strage terroristica di Parigi che ci ha lasciato ancora una volta impauriti non solo per la sua violenza e purtroppo sappiamo che potrebbe succedere ancora ma ognuno di noi cerca di rimuovere la paura e la preoccupazione cercando di riflettere sull’accaduto in modo razionale e sperando di non rimanere coinvolti.  Il terrorismo islamico che recentemente è tornato a colpire l’Occidente soprattutto con i fatti accaduti in Francia mette a repentaglio la convivenza finora pacifica tra la cultura musulmana e quella Occidentale con l’incubo di nuovi attentati che impedisce di farci sognare un futuro migliore anziché un vento di guerre che potrebbe soffiare sui Paesi coinvolti. Certamente però quando si parla di fondamentalismo islamico, l’Occidente e anche gli Stati Uniti non possono rinnegare di aver finanziato i gruppi estremisti in Irak ed in Libia nel tentativo di abbattere il regime di Assad,  per cui sostenendo i fanatici che spargono il terrore fra la popolazione civile siriana e, in particolare, fra la minoranza cristiana. In realtà tale guerra  al terrorismo non si presenta  come uno “scontro di civiltà”, tra i valori e le religioni concorrenti, ma come una guerra aperta per la conquista di obiettivi strategici ed economici anche perché lo stato islamico dell’Iraq e della Siria è una stessa creazione dell’intelligence americana che affrontano  il problema dei “terroristi islamici” per giustificare un progetto militare ed economico . Gli assassini di Parigi, che erano sostenuti sottobanco, erano fino a pochi mesi fa solo degli eroici difensori della libertà… quindi bisogna dire basta all'ipocrisia tipica dell'Europa che finora ha protetto persone coinvolte in operazioni terroristiche e ha fallito il progetto di integrazione con gli islamici se no continueranno ad esserci tante vittime di questo terrorismo feroce. Inoltre si deve evitare che tale attentato di Parigi possa scatenare una campagna razzista per cui per esempio chi professa la religione islamica sia ritenuto corresponsabile di questo terrorismo oppure giudicare tutta l’opinione pubblica islamista con pregiudizio e ostilità dimenticando di quell’islam moderato che comprende famiglie che iscrivono i loro bambini alle scuole e che lavorano… Ecco che quindi la scena viene conquistata dall’islam estremista e crea ciò un grave errore di percezione. Si dovrebbe cercare di isolare l’islamista moderato da quello estremista anche se ciò non sarà semplice perchè dietro ogni centinaia di  organizzazioni culturali islamiche presenti in Europa si nascondono dei terroristi che fomentano l'odio e che manipolano le generazioni future con l'ideologia fondamentalista. Nel frattempo l’Europa deve difendere i valori irrinunciabili di libertà e tolleranza facendo rispettare le nostre leggi che debbono essere uguali per tutti e così che chi giunge tra noi non abbia già l’impressione di non trovarsi in una società organizzata, con regole e principi suoi, attenta a tutelarli per esempio è come se vado in Inghilterra non posso guidare a destra ma sono costretto a guidare. Questi sono  solo spunti di riflessione  perché ognuno ha le sue ragioni e le sue idee.

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