Riforma dottorato di ricerca

Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, ha presentato al Consiglio Universitario Nazionale  (CUN) lo Schema di regolamento di riforma del dottorato di ricerca. L'obiettivo è di avere un numero adeguato di titoli di dottorato rilasciati ogni anno, curando al massimo la qualità e aprendo un vero e proprio reclutamento di dottori di ricerca nelle professioni più qualificate. Il nuovo decreto, che regola il terzo livello della formazione universitaria, si fonda su tre principi fondamentali: 1) l'attivazione dei dottorati solo in stretto coordinamento con lo svolgimento di attività di ricerca documentate e di alto livello; 2) l'istituzione dei dottorati solo entro scuole di dottorato, a livello di Ateneo o inter-Ateneo; 3) la rigorosa attività di accreditamento e valutazione delle scuole a livello nazionale, e di valutazione dei singoli corsi, affidata all'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). Le università dovranno adeguarsi a quanto previsto dal decreto entro il 31 marzo 2010. Nella fase transitoria il Ministero ripartirà le risorse disponibili in questo modo: per il 90% in ragione della valutazione dell'ANVUR (fino alla piena operatività, del CNVSU) e per il 10% a corsi di dottorati in collaborazione con soggetti esterni. Dal 2010/2011, il nuovo sistema sarà obbligatorio e il Ministero ripartirà il finanziamento tra gli Atenei per le scuole di dottorato, ad eccezione di corsi in ambiti disciplinari particolari, finalizzati a creare specifiche figure in stretto collegamento con il mondo della produzione, che dovrà in questi casi contribuire finanziariamente in modo decisivo per la attivazione dello specifico corso.

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