Pena di morte: approvata la moratoria ONU

Dopo molti mesi di negoziati è stata finalmente approvata la risoluzione delle Nazioni Unite sulla moratoria della pena di morte. L’ approvazione a maggioranza assoluta è il frutto di un intenso lavoro della diplomazia italiana: la proposta di sospendere le esecuzioni della pena capitale è stata avanzata da alcune forze politiche dell’ arco costituzionale ad inizio legislatura ed è ora finalmente trasfusa in un documento ufficiale dell’ ONU. Il risultato è stato salutato positivamente dalle forze di maggioranza ed opposizione.
La moratoria è sicuramente un importante traguardo ma è anche un nuovo punto di partenza per sensibilizzare l’ opinione pubblica internazionale sulla inutilità di questo mezzo di controllo statale della criminalità.
Le statistiche confermano la forte valenza criminogena della pena di morte: negli Stati Uniti, dove la pena di morte è applicata in molti Stati, il numero dei reati non tende a diminuire.
Gli effetti della moratoria saranno molteplici: pur non essendoci un obbligo giuridico per gli Stati di sospendere le esecuzioni capitali, la moratoria può configurarsi come una valida fonte di legittimazione politica per i Governi nazionali che decidano di abbandonare la pena di morte.
Il problema della pena di morte è stato a lungo considerato secondario in ambito internazionale. L’ ONU non ha mai adottato documenti ufficiali che imponessero agli Stati il pieno rispetto dei diritti umani anche dei condannati. La moratoria ci ricorda che chi ha sbagliato deve pagare ma non con il bene più grande che abbiamo: la vita. Grazie al provvedimento di sospensione molte vite potranno essere salvate e si potrà finalmente parlare di una comunità internazionale civilizzata.

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