La Comunione anche ai divorziati risposati

Il Papa Francesco ha aperto la possibilità di comunione anche alle coppie risposate dopo un divorzio, che finora era stata vietata, ma l’esortazione apostolica “Amore laetitia” apre la l’opportunità di portare il messaggio del Vangelo a tutti senza escludere nessuno dalla Chiesa. Tale esortazione apostolica è un documento di 260 pagine che si basa sull’amore nella famiglia e che è la sintesi di due periodi sinodali (2014-2015) con importanti aperture post sinodali attuate da parte del Papa Francesco. Nonostante ci sia una differenza tra le coppie sposate senza divorzio e i divorziati che hanno una nuova unione il papa ha ribadito di voler accogliere le considerazioni di molti padri sinodali che vogliono sempre più affermare che i divorziati risposati siano più integrati nelle comunità cristiane, evitando ogni opportunità di scandalo. Inoltre ha anche ribadito che non ci si deve troppo condensare sulla questione della comunione ai divorziati risposati in quanto tante volte la separazione è inevitabile ma tante persone che hanno visto fallire il proprio matrimonio hanno come obiettivo cardine affrontare le questioni legate alla famiglia, un affermazione già espressa nel giugno del 2015. Molto spesso può diventare persino moralmente indispensabile la separazione, quando si tratta di salvare il coniuge più debole, o sopratutto i figli piccoli dalle ferite più gravi come quelle dovute alla prepotenza e alla violenza. Comunque deve esserci una certa logica di integrazione per tutti alla vita della Chiesa perché nessuna normativa generale deve condannare nessuno per tutta la loro vita, anche perché questa non è una logica che fa parte del Vangelo. Un importante aspetto che non deve essere riferito solo ai divorziati che vivono una nuova unione, ma a tutti, in qualunque situazione si trovino. E’ certamente noi cristiani dobbiamo essere più umili e realisti nel presentare le nostre convinzioni cristiane anche se la chiesa non deve rinunciare a proporre il suo modello ideale di matrimonio, un progetto di Dio in tutta la grandezza. Inoltre i dibattiti che si trovano nei mezzi di comunicazione e perfino tra i ministri della Chiesa come sottolinea il papa non devono andare nella direzione di cambiare tutto senza una  sufficiente riflessione, nell’atteggiamento che richiede di risolvere tutto applicando normative generali da alcune riflessioni teologiche. Quindi impariamo  ogni tanto ad avere reazioni di autocritica quando si presentano delle convinzioni cristiane perché da questa esortazione apostolica non si possono avere delle normative generali canoniche da applicare a tutti i casi possibili.

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