“De Universo et Deo” di Gaetano Iannotta
“De Universo et Deo, scritto dall’esimio avvocato Gaetano Iannotta, consiste in quattro Dialoghi tra il Soma ed il Pneuma – il corpo e l’anima – e tratta dell’eterno contrasto tra la parte sensibile dell’uomo ed il suo spirito.
Iannotta nel suo saggio crea un dialogo che in termini filosofici si potrebbe dire tra l’ultrasecolare dicotomia del positivismo ed il sensismo da un lato e la teologia naturale dall’altro.
Nel primo dialogo , Soma (corpo) dice: “Non comprendo in alcun modo come l’uomo possa credere che esista da qualche parte un Dio, tra l’altro mai rivelatosi a nessuno, che possa guidare e governare con le sue leggi l’intero universo” e subito Pneuma risponde: “Se ho ben compreso ritieni che si debba e si possa parlare sempre e solo intorno alle cose sensibili, ovvero alle cose che si vedono, è così?”
Questo, quindi, è il tema essenziale del dialogo tra Soma e Pneuma e, quest’ultima asserisce che vi sono quattro prove scientifiche che dimostrano che Dio esiste e che Esso è presente nel mondo e in ogni altra cosa di cui il mondo e l’intero universo è composto, ossia:
La prima che è direttamente ricavabile dall’evidenza che il mondo è. Non si può negare che il mondo e le sue cose vivono sotto gli occhi di ogni uomo e che in quanto tali ciò che è evidente per l’uno è evidente anche per l’altro. Infatti, in natura e nel mondo esiste l prova che ogni cosa è stata generata e come sappiamo chi è l’autore della Gioconda così sappiamo chi ha generato un bambino, poiché sia la Gioconda che il bambino non possono essere stati causa di se stessi. In realtà nulla è causa di se stesso, poiché ogni cosa ha una causa fuori da sé. Le cose create, dunque, non possono esistere se non ricevono il loro essere da un altro fuori di sé che nel nostro caso non può essere che Dio stesso; Dio stesso, infatti, è causa di tutto “ciò che è” e non dipende da alcunché.
La seconda prova poi, riguarda l’evoluzione cosmologica ovvero il fatto che l’universo si è andato formando nel corso dei suoi primi quindici miliardi di anni e che in tutto questo tempo si è differenziato e ordinato come materia. Studiando l’astronomia si scopre che la tesi più convincente circa l’origine dell’universo è quella relativa all’esplosione dell’uovo cosmico. Infatti a seguito dell’esplosione cosmica sappiamo che si sono formate differenze e strutture nell’universo e la gravità ha portato alla formazione delle galassie e sistemi planetari. La gravità ha portato alla formazione di stelle, che la fusione nucleare mantiene accese a lungo, consentendo flussi costanti e direzione di energia: La crescita di “ordine” è stata costante e tale ordine cosmico comprende molti livelli di complessità e di scala, dagli organismi biologici più minuscoli alle galessie. E sicuramente tutto questo non può essere frutto del caso, ma solo opera di Dio.