Attività Carabinieri Caserta

Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del ROS stanno eseguendo, in provincia di Caserta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di 11 soggetti, ritenuti responsabili di associazione mafiosa, estorsione, gestione illecita del gioco d’azzardo on line e raccolta illegale di scommesse su eventi sportivi.
Le attività investigative del ROS, condotte nei confronti di un’articolazione del clan dei casalesi riconducibile al noto detenuto Michele Zagaria, hanno accertato la gestione monopolistica, da parte del sodalizio, di sale giochi, centri scommesse ed internet point in alcuni comuni del casertano nonché’ l’imposizione e la distribuzione esclusiva di slot machines illecitamente modificate. Sono state inoltre documentate numerose estorsioni in danno di imprese ed attività commerciali e modalità di riciclaggio dei proventi attuate con il concorso di funzionari di banca compiacenti in favore di prestanome del sodalizio.
 
L'operazione in corso é condotta dai Carabinieri del ROS di Napoli, Distaccamento di Caserta.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa, in quel centro, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal g.i.p. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di Daniele Salvatore, cl. 1979, residente in Aversa. L’uomo è ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, sviluppate dai militari dell’Arma, hanno consentito di acclarare diversi episodi di cessione di “crack” e “cocaina”, avvenuti in aversa tra gennaio e marzo 2016. Nel corso delle investigazioni, i carabinieri, hanno proceduto al sequestrato del citato stupefacente e della somma in contanti di Euro 100. All’atto dell’esecuzione del provvedimento cautelare, inoltre, a seguito della perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati Euro 1.660,00 in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita, unitamente ad un apparato di videosorveglianza installato nell’abitazione dell’uomo. L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
 
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe, durante un controllo alla circolazione stradale effettuato lungo la SS7bis Nola-Villa Literno, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di “istigazione alla corruzione” Edosomwan Darlington, cl.1978, nigeriano domiciliato in Frignano. L’uomo, che è stato controllato alla guida di una Peugeout di sua proprietà, era sprovvisto di patente di guida e l’autovettura era sprovvista di assicurazione. Al fine di evitare che gli operanti procedessero ai sensi di legge, Edosomwan offriva la somma contante di euro 260.
L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
Nei giorni scorsi, nelle campagne di Villa Literno e Casapesenna (CE), i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta e della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe, hanno dato luogo ad una efficace attività ispettiva, volta a contrastare il fenomeno del lavoro sommerso nei confronti delle aziende operanti nelle raccolte stagionali e delle fragole in particolare.  
Nonostante i numerosi controlli svolti lo scorso anno con oltre 70 aziende controllate, con ben 391 lavoratori di cui 244 “in nero” ed il deferimento in stato di libertà all’A.G. di 39 datori di lavoro ritenuti responsabili di violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e all’illecita occupazione di cittadini extracomunitari, privi del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, i Carabinieri, anche per la stagione in corso hanno riscontrato l’esistenza del fenomeno legato all’impiego di lavoratori “in nero” nella raccolta delle fragole, infatti a fronte delle 11 aziende controllate, 10 sono risultate irregolari con 118 lavoratori controllati di cui 81 “in nero”.
Gli ultimi due controlli svolti a Villa Literno e Casapesenna, hanno consentito ai militari dell’Arma di individuare 36 braccianti agricoli “in nero” su 38 intenti alla raccolta nei campi.
Ad oggi sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 170.000,00 euro circa.

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