Scoperti altri esopianeti

Il Telescopio spaziale Kepler, lanciato nello spazio nel 2009, ha rivelato altri esopianeti ufficialmente confermati dalle alterazioni della luminosità delle stelle portando quindi ad un aumento dei pianeti fuori dal Sistema Solare. Questa notizia straordinaria del Telescopio Kepler è molto importante perché apre nuovi scenari nel campo dell’astronomia e sta rispondendo al suo compito di ricercare nuovi pianeti extrasolari molto proficuamente nonostante il guasto del 2013. I nuovi esopianeti sono stati indicati nella zona abitabile Goldilocks Zone tra Venere e Marte e sono stati rappresentati in una mappa grafica indicando con il colore arancione i nuovi pianeti rinvenuti. Quindi il conto dei mondi alieni adesso supera i 3200 pianeti che la NASA aveva già incluso nella lista dei possibili 5000 oggetti osservati dal telescopio spaziale in questi anni ma con una approfondita analisi dei dati osservati con il leggero oscuramento di una stella al passaggio di un corpo celeste tra la stella ha portato a restringere il campo dei possibili pianeti candidati. Tra questi nove nuovi pianeti potrebbero avere le caratteristiche adatte alla vita dato che la distanza dalla nostra stella di riferimento, cioè quella del Sole che si trova compresa tra Marte e Venere, che aggiunti agli altri dodici pianeti di questo tipo già scoperti per un'altra via ha portato il totale dei potenziali pianeti simili alla Terra a ventuno. Intanto si stanno creando nuovi satelliti sia all’Esa Europea che alla NASA che potrebbero portare ancora nuove scoperte astronomiche ma non solo arrivare anche a dare un volto fotografico a tali pianeti.

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