Riceviamo e pubblichiamo
Sig. Questore di Caserta, Sig. Presidente della Regione Campania On. Vincenzo De Luca, Sig. Presidente della Provincia di Caserta Ing. Angelo Di Costanzo e p.c. alla Provincia di Caserta
in persona dell’Assessore Stefano Giaquinto
S. E. Card. Crescenzio Sepe
Arcivescovo della Diocesi di Napoli
S. E. Mons. Giovanni D’Alise
Vescovo della Diocesi di Caserta
S. E. Mons. Salvatore Visco
Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Capua
S. E. Mons. Angelo Spinillo
Vescovo della Diocesi di Aversa
S. E. Mons. Valetino Di Cerbo
Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo
S. E. Mons. Arturo Aiello
Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi
S. E. Mons. Orazio Francesco Piazza
Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca
Abbiamo appreso da organi di informazione e dall’apposito sito on line, che talune sigle dell’associazionismo gay hanno organizzato una “kermesse” nella città di Caserta, denominata “Caserta Campania Pride” che, iniziata il 21 giugno scorso con una serie di eventi, si concluderà domenica prossima.
Ciò che desta preoccupazione da parte delle associazioni che sono impegnate sul fronte della difesa e valorizzazione dei minori, della famiglia e di una visione antropologica razionale e fondata sulle leggi naturali, è il corteo che sabato prossimo 25 giugno avrà luogo in piazza Vanvitelli. Purtroppo le numerose similari esperienze del passato anche nazionali hanno dimostrato come nel corso di simili pubbliche manifestazioni non ci si limiti a manifestare civilmente il proprio pensiero, bensì ci si lasci anche andare da parte di taluni e nelle pubbliche vie, ad esternazione di atti volgari, osceni o anche (in taluni casi) di vilipendio della religione,
laddove oltretutto è palese un concreto rischio di esposizione dei minori a scene in non pochi casi davvero disgustose e comunque tali da ledere la pubblica moralità se non addirittura costituire in qualche caso fatto penalmente rilevante.
Pertanto al Sig. Questore di Caserta si chiede di valutare la reale portata della manifestazione, per la quale verosimilmente sarà intervenuta la prescritta comunicazione di cui al T.U.L.P.S. R.D. 18 giugno 1931, n. 773. da parte delle sigle LGBT, che intendono realizzare il corteo e di conseguenza impedire che, nel corso della manifestazione di sabato, possa in alcun modo essere violato l’ordine pubblico o la moralità pubblica (in ossequio al disposto dell’art. 18 T.U.L.P.S.) e prevenire in ogni caso anche l’astratta possibilità che taluno, foss’anche isolatamente, possa realizzare atti penalmente rilevanti.
Al Presidente della Regione Campania e al Presidente della Provincia di Caserta si chiede il ritiro immediato dei patrocini concessi. In particolare ci si chiede se la Provincia di Caserta, con la firma apposta dal Presidente Di Costanzo e con la presenza dell’assessore Stefano Giaquinto alla conferenza stampa promossa dall’associazionismo gay e tenutasi nella sala della Giunta provinciale, sia cosciente di assumersi la responsabilità di una scelta di campo così pericolosa, patrocinando una manifestazione espressione della "teoria del gender" finanziata dalle lobby omosessualiste, e perciò schierandosi esplicitamente contro le famiglie e i bambini casertani.
Sulla scia dei numerosi interventi di Papa Francesco (prima di lui Benedetto XVI) sui gravissimi pericoli dell’ideologia “gender”, che si vuole inculcare da parte di potenti gruppi di potere, ci rivolgiamo per la loro fondamentale Missione e competenza, con filiale devozione, ai nostri Pastori. Tra i tanti esempi citiamo solo alcune delle chiare profetiche parole del Sommo Pontefice: “(…) Questa è la colonizzazione ideologica: entrano in un popolo con un’idea che non ha niente a che fare col popolo; con gruppi del popolo sì, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuol cambiare una mentalità o una struttura. (…) Lo stesso hanno fatto le dittature del secolo scorso. Sono entrate con la loro dottrina. Pensate ai “Balilla”, pensate alla Gioventù Hitleriana… Hanno colonizzato il popolo, volevano farlo. Ma quanta sofferenza!» (cfr. Udienza generale del mercoledì, 15 settembre 2015). Ai Vescovi delle Diocesi casertane dunque chiediamo con la presente di esprimere un’accorata e confortante Parola di Verità, a tutela dell’uomo e della famiglia, nonché dei minori, manifestando in tal guisa che pur in questo contesto di deriva antropologica, determinata dall’avanzare dell’ideologia “gender”, la Chiesa cammina con l’uomo, cammina con la famiglia (cfr. Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II per l’incontro con le famiglie, 20 ottobre 2001). Anche il nostro amato attuale Papa lo ribadisce: “ La Chiesa cammina in mezzo ai popoli, nella storia degli uomini e delle donne, dei padri e delle madri, dei figli e delle figlie: questa è la storia che conta per il Signore ….” (Papa Francesco, udienza generale del 9 settembre 2015). Pertanto non possiamo tacere, come cittadini, come genitori, di fronte al potere disumano di quelle lobby che vogliono imporre alle giovani generazioni la cultura omosessualista e più ancora un grave stravolgimento antropologico: «Contro i “centri di potere” ideologici, finanziari e politici, riponiamo le nostre speranze in questi centri dell’amore evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e la partecipazione» (Papa Francesco, udienza 15 settembre 2015, cit.).
Ai Vescovi domandiamo con spirito di fiducia di chiedere a tutte le parrocchie e alle svariate realtà ecclesiali di organizzare per i giorni di sabato e a seguire momenti di preghiera in riparazione di quanto si sta pubblicamente propagando con la suddetta “kermesse” casertana.
Certi che la presente non sarà vana.
Comitato Difendiamo i Nostri Figli – sez. Caserta
Avv. Fabio Candalino
Alleanza Cattolica – sez. provinciale di Caserta
Sig. Roberto Pugno
Movimento e Centro per la Vita "S.Gianna Beretta Molla" – Piedimonte Matese
Dott.ssa Angela Zoccolillo
Associazione “No194” – Caserta
Prof. Paolo Mesolella
Associazione Giuristi per la Vita – sez. Caserta
Avv. Filippo Martini
Fondazione Cenacolo di Maria
Sig. Pantaleo Castriota