Il Comune chiuderà il Presidio del Giudice di Pace

L’amministrazione comunale del Comune di Pignataro Maggiore, rappresentata dalla maggioranza consiliare “Ricoloriamo Pignataro” appena eletta, vorrebbe la chiusura del presidio dell’Ufficio del Giudice di Pace. A tal punto si sono avute chiare prese di posizioni contro la chiusura di tale presidio di legalità e tra queste quella del Presidente della Camera Civile di Santa Maria Capua Vetere, l’avvocato Bruno Giannico, che ha inviato una lettera al Presidente del Tribunale, la dott.sa Gabriella Casella, e al presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, l’avvocato Carlo Grillo,  al fine di evitare la repentina chiusura di un altro presidio della legalità limitando il diritto alla giustizia soprattutto per i cittadini più deboli che per le controversie di modico valore sarebbero costretti a spostarsi in altri territori. Alla lettera del Presidente della Camera Civile si è unito anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che manifesta anch’esso il dissenso alla chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di via Vittorio Veneto in quanto presso tale presidio sono ancora pendenti circa 3000 procedimenti giudiziari per cui la sua chiusura comporterebbe un ulteriore sovraffollamento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere e affinché si possa esercitare il principio della giustizia nelle sedi giudiziarie più vicine dal punto di vista territoriale. Quindi si invita il Comune di Pignataro Maggiore unitamente a tutti gli altri comuni limitrofi (Calvi Risorta, Camigliano, Giano Vetusto, Pastorano, Rocchetta e Croce e Sparanise) ad unirsi in un tavolo di concertazione per far rimanere l’Ufficio del Giudice di Pace a Pignataro Maggiore.

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