L’Agrifoglio
L’agrifoglio è diventato, simbolo di questo periodo di festività, ovvero il Natale. Infatti considerata una pianta magica ancor prima che arrivasse il Natale cristiano, da sempre è simbolo di fertilità e buon auspicio per l’anno nuovo, e viene utilizzato come porta fortuna, come elemento decorativo usato per le nostre decorazioni natalizie, l’agrifoglio non passa di moda per ghirlande, corone, centri tavola e composizioni floreali varie fin dai tempi dei Celti. Nei riti pagani, infatti, veniva associato alle feste dedicate al solstizio d’inverno, periodo che segna il riallungarsi delle ore di luce, e veniva festeggiato come simbolo della rinascita e della ripresa dopo l’oscurità invernale. Anche le famiglie più povere potevano permettersi di avere delle belle decorazioni per le loro case, grazie proprio all’agrifoglio. Molti anni dopo, quando il cristianesimo si espanse e i riti pagani vennero sostituiti con quelli cristiani, molti dei simboli del precedente credo vennero mantenuti, tra cui, appunto il agrifoglio, semplicemente assumendo una connotazione simbolica diversa. Alla pianta, infatti, si associano le foglie alla corona di spine di Gesù, e le bacche rosse al suo sangue.
L’agrifoglio è un albero che può raggiungere anche i 20 metri di altezza. Da non confondersi con il pungitopo, che è un’altra pianta, seppur simile, la chioma dell’agrifoglio è a forma di piramide, ha una corteccia liscia e grigia con rami di colore verdastro. Le foglie, coriacee, sono di un bel verde scuro brillante e, pur essendo quasi tutte uguali, anche nella stessa pianta se ne possono trovare di forme leggermente diverse, dipende da come si strutturano le punte. I fiori dell’agrifoglio sono a 4 petali, piccoli e riuniti in piccole fascette, di colore bianco o con sfumature di rosa. Durante l’inverno i fiori maturano nelle classiche e belle bacche rosse a cui tutti siamo abituati, dette drupe, le quali contengono dai 2 ai 4 semi ognuna. Nonostante siano velenose per l’uomo, restano comunque molto appetibili per gli uccelli. L’agrifoglio è originario dell’Europa, ma cresce in tutto il Mediterraneo. Ne esistono centinaia di specie, più di 400, per non parlare degli ibridi, ma il più comune è l’ilex aquifolium, specie protetta di Italia, e di solito si presenta come un cespuglio.
Nonostante sia tossico, e quindi usato raramente in fitoterapia, l‘agrifoglio ha proprietà diuretiche e febbrifughe. Sembra inoltre che abbia effetti simili alla serotonina. Ad esse è legata una strana curiosità in merito, ed è la caratteristica delle foglie di pungere, cosa però che non è di tutte. Infatti la stessa pianta presenta foglie di tipo diverso man mano che si sale verso l’alto. A quanto risulta da uno studio, pare che la pianta “decida volontariamente” quali foglie rendere pungenti, come meccanismo di autodifesa. Le foglie nella parte bassa della pianta sono più pungenti, in alto più lisce. Questo perché la pianta tende a proteggersi per non essere mangiata dagli animali.