Gli operatori dell’Ambito C1 organizzano FLASHMOB dei fantasmini
Venerdì 30 dicembre 2016, gli operatori dell’Ambito C1, composto dai comuni di Caserta, San Nicola la Strada, Casagiove e Castel Morrone, hanno organizzato con inizio dalle ore 12.00 un FLASHMOB in Piazza Margherita sita a Caserta. (Il Flash mob, dall'inglese flash, lampo, inteso come evento rapido, improvviso, e mob, folla, è un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita). Siamo giunti oramai alle porte del nuovo anno 2017, con le festività natalizie all’insegna della crisi per molte famiglie casertane, con i lavoratori alle prese con stipendi arretrati, mobilità, cassa integrazione e tredicesime svanite fra tasse ed IMU. Ancor più triste è il Natale delle Cooperative Sociali e degli operatori dell’Ambito C1, i cosiddetti “Fantasmini”, così chiamati perché tempo addietro hanno protestato per le strade della città coperti da lenzuoli bianchi, che vantano il primato di numerose mensilità arretrate. A Natale 2011, i predetti Operatori passarono le feste natalizie in presidio fuori la Banca per sollecitare il pagamento di 4 delle 16 mensilità arretrate, e, nel 2012, a distanza di un anno la situazione anziché risolversi era di fatto peggiorata, sia in quanto ad arretrati che per le prospettive di liquidazione. Mentre apprendiamo dalla pagina fb del Sindaco Vito Marotta che: “… Mentre in Città proseguono le tante iniziative natalizie come il bellissimo presepe vivente inaugurato ieri grazie all'impegno dell'Associazione Nostra Signora di Lourdes, adesso siamo al Comune di Caserta alla riunione di Coordinamento Istituzionale dell'Ambito sociale C1, in vista del nuovo anno, per una ricognizione dei servizi socioassistenziali attivi….”, gli operatori “Fantasmini” sono “con l’acqua alla gola” per colpa di un “Ambito” che nel corso degli anni li ha maltrattati ed umiliati, trattandoli alla stregua di “paria” (persona di condizione sociale molto bassa, che è emarginata, oppressa e spregiata). Le difficoltà con le quali convivono da sempre gli operatori socio-assistenziali sono numerose, il rischio maggiore è quello di paralizzare dei servizi fondamentali per la collettività. I servizi socio – assistenziali gestiti dall’Ambito C1 sono, nello specifico, l’assistenza domiciliare anziani, l’assistenza domiciliare disabili, l’assistenza scolastica, il centro polifunzionale disabili, il trasporto ed il tutoraggio educativo, tutti attualmente affidati per la gestione a cooperative sociali e tutti con gravissimi ritardi nell’erogazione delle retribuzioni. Dopo due sentenze del Tribunale del Lavoro, relative alle annualità 2011 e 2012, e numerose vertenze presso la DTL di Caserta, ed anche grazie all’arrivo di un commissario prefettizio, i lavoratori che hanno l’aiuto dell’UGL Sanità hanno incassato una piccola vittoria in merito al recupero stipendiale anche se mancano da recuperare ancora sei mensilità arretrate. Hanno ottenuto anche la stabilizzazione del personale, da co.co.pro a lavoro dipendente a tempo indeterminato, ma ora stanno lavorando per azzerare gli arretrati e per dare finalmente respiro ai tanti lavoratori coinvolti in questa vicenda. Gli ostacoli maggiori sono però legati all’aspetto burocratico e finanziario: i ritardi nei trasferimenti dei fondi agli ambiti da parte della Regione Campania e dei comuni appesantiscono il “cammino” delle cooperative e, allo stesso tempo, mettono a repentaglio il prosieguo stesso dei servizi. A ciò si aggiunge la difficoltà delle cooperative ad accedere al credito bancario, soprattutto in presenza di comuni in dissesto finanziario.