Emergenza rifuti: il processo sarà celebrato a Napoli

 Il processo sulla gestione dei rifiuti in Campania non verrà spostato a Roma. I giudici campani hanno

 

 

respinto tutte le eccezioni degli avvocati della difesa: la richiesta di spostamento del processo nasceva dalla constatazione che anche i magistrati sono vittime della emergenza e che quindi in quanto cittadini- danneggiati non avrebbero potuto assumere quel ruolo imparziale necessario ai fini di un processo penale.
Il giudice per l’ udienza preliminare aveva ammesso in una sua precedente ordinanza la possibilità per tutti i cittadini che ne facessero richiesta la costituzione come parte civile essendo l’ inquinamento ambientale un fenomeno che ha colpito tutta la popolazione. La richiesta della difesa di spostare il processo a Roma si basava proprio su questo assunto.
Intanto i PM napoletani titolari dell’ inchiesta confermano la richiesta di rinvio a giudizio per Antonio Bassolino, attuale Presidente della Regione Campania e commissario straordinario per l’ emergenza rifiuti dal 2002 al 2004. L’ accusa sostiene che la crisi è stata volontariamente gestita male al fine di trarne benefici economici e quindi per soddisfare interessi privati: nel periodo di crisi sono stati elargiti super- stipendi ai consulenti delle Istituzioni pubbliche. In alcuni casi, si evince dagli atti giudiziari, sono state spese per le consulenze cifre vicine ad un milione di euro.
La situazione nelle strade non accenna a migliorare. Nonostante l’ intervento dell’ esercito, molti cumuli di spazzatura non sono stati raccolti. La crisi riguarda soprattutto le province di Napoli e di Caserta.
A San Giorgio a Cremano alcuni esercizi commerciali non potranno aprire  per ragioni igienico- sanitarie se nei prossimi giorni la situazione non migliorerà. Anche nell’ agro aversano la situazione è critica. Nelle campagne del Liternese i cumuli di spazzatura (che si estendono per chilometri) sono a ridosso delle zone coltivate. Tra i cumuli di immondizia ci sono centinaia di topi.
Tra le critiche delle popolazioni locali continuano i lavori del Commissario De Gennaro che auspica di uscire dalla crisi in 100 giorni dalla sua nomina.

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