I vigili del fuoco protestano a Roma, sit-in a Montecitorio: “Non siamo cittadini di serie B”

Sono arrivati da tutta Italia e hanno continuano a riempire Piazza Montecitorio, ieri, fino a tarda sera. I Vigili del Fuoco, i campioni del mondo dimenticati e sottopagati, protestano per chiedere l'adeguamento stipendiale e un aumento di uomini e mezzi. Chiedono "parità con gli altri corpi di polizia”, sotto il profilo pensionistico e retributivo, perché, denunciano, “non siamo cittadini di serie B".  Quarantotto anni, l'età media di un pompiere; Cinquanta, i morti in servizio, dal 2000 ad oggi. "Vergogna, vergogna", gridano i duemila in piazza, armati di trombe e fischietti. L'Inno Nazionale, intonato davanti al Parlamento, è un grido d'aiuto. Invocano tutele e garanzie che permettano loro di continuare a essere eroi in condizioni tali da fronteggiare turni massacranti e servizi ogni volta a rischio. Urlano a gran voce l'equiparazione agli altri Corpi dello Stato e non molleranno, giurano, fino a quando non vinceranno questa battaglia.

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