Scuola materna di Ercole “A chi appartiene quel plesso?”

Come preannunciato, il gruppo consiliare di Speranza per Caserta ha presentato una interrogazione per far luce e chiarezza sulla nebulosa vicenda della scuola materna di via San Francesco, nella frazione di Ercole. Ripercorriamo brevemente quanto successo nelle ultime settimane. Il 9 febbraio la dirigente scolastica riceve una lettera ufficiale dal dirigente alla Pubblica Istruzione, ing. Biondi, nella quale si preannuncia che, risultando il plesso non di proprietà dell'Ente, ed essendo frequentato da soli 36 bambini, a fine luglio si provvederà alla riconsegna dei locali. Ma allora a chi appartiene la scuola? Nessuno lo dice, ma l'assessora Borrelli dichiara in una intervista che l'Ente paga “circa 300mila euro all'anno”, dichiarazione che non ci risulta a tutt'oggi smentita. La storia “ci puzzava”, ed allora scavando negli archivi abbiamo scoperto che in una delibera di consiglio comunale del marzo 1990, si parla di “scomputo degli oneri di cui alla legge 10/77” (ossia gli oneri di urbanizzazione), in cambio di “ realizzazione di opere sociali” (ossia la scuola in questione) da parte dell'imprenditore, che risponde al nome di Crispino Costruzioni s.r.l.. Veniva infine dato mandato al Sindaco di “provvedere a tutti gli atti conseguenziali”, ed evidentemente da questo punto in poi qualcosa è andato storto. Dimenticanza? Omissione? Sicuramente ci saranno colpe e colpevoli, ma la cosa più importante oggi sarebbe riuscire a sanare la situazione, tenendo aperto il plesso,  ovviamente in maniera non onerosa per l'Ente. Riteniamo davvero inqualificabile, infatti, che si voglia liquidare con una fredda lettera di dieci righe (peraltro inviata pochi giorni dopo la chiusura delle iscrizioni: ulteriore beffa per le famiglie!) una questione su cui, invece, sarebbe doveroso fare piena luce. Peraltro, probabilmente il PD che oggi governa questa città sapeva già qualcosa, se è vero che il 10 luglio 2014, durante la discussione sul bilancio consuntivo 2013, il consigliere Tresca (oggi segretario cittadino PD) accennò ad una scuola che doveva essere costruita come atto d'obbligo ed invece ora il Comune si troverebbe a pagare il fitto attuale e quelli pregressi nella massa passiva del dissesto. Poche e chiare, quindi, le domande poste dai consiglieri di Speranza per Caserta all'Amministrazione: di chi è la scuola materna di Ercole? Il Comune ha versato dei fitti alla Crispino Costruzioni? L'imprenditore ha iscritto crediti nella massa passiva del dissesto? Ed infine, prima di scrivere quella discutibile “lettera di sfratto”, la questione è stata approfondita, eventualmente con l'acquisizione di un parere legale? Un'amministrazione che sta dalla parte dei cittadini queste risposte le fornisce subito, senza il bisogno di una interrogazione consiliare. Speriamo sia fatta chiarezza, in fretta.

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