Attività Carabinieri

In data odierna, all'esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno dato
esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari,
emessa dall'Ufficio GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 19 persone indagatea
vario titolo – per associazione per delinquere, rapina aggravata, furto aggravato in
abitazione, furto aggravato, ricettazione ed estorsione.
Il 31 marzo 2016 veniva perpetrata una rapina alla gioielleria Zoppi di Casal di Principe
(CE) durante la quale uno degli indagati, a volto scoperto, dopo essere entrato con la
scusa di voler acquistare un braccialetto, estraeva la pistola consentendo, in tal modo,
l'ingresso nel negozio di altri due complici. Quindi, unitamente a quest'ultimi, asportava
preziosi per un valore complessivo di 8.000 euro. Le attività investigative esperite
nell'immediatezza dai Carabinieri consentivano di ricostruire la via di fuga dei rapinatori e
di individuare l'auto, non di provenienza delittuosa, con la quale i tre erano stati prelevati
da un quarto complice.
L'indagine che ne è scaturita, condotta dai Carabinieri fino al dicembre 2016 attraverso
servizi di osservazione, escussione delle vittime, analisi dei filmati di videosorveglianza ed
attività di intercettazione telefonica e ambientale, ha consentito di:
o ricostruire il modus operandi ed identificare il promotore e gli altri 5 membri di un'
associazione per delinquere che, unitamente a complici esterni, aveva posto in essere
una diffusa attività predatoria nelle province di Napoli e Caserta. Ogni colpo era
preceduto da un'attenta pianificazione e da accurati sopralluoghi in orario diurno e
sempre svolto utilizzando mezzi rubati e armi che venivano custodite a turno dai
membri del sodalizio;
• raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 19 indagati in ordine a nove
episodi di rapina in danno di due gioiellerie, un distributore di benzina, tre rivendite di
tabacchi, un centro medico ed un supermercato, quattro episodi di ricettazione, un
episodio di estorsione con le modalità del "cavallo di ritorno", otto episodi complessivi
di furto in danno di esercizi commerciali e di autovettura e due furti in abitazione.
Tali attività delittuose hanno fruttato al gruppo complessivi ricavi illeciti per un valore di
oltre 100 mila euro. Tra i reati contestati i più proficui per il sodalizio criminale sono stati la
rapina al supermercato "A Casa Mia" di Casapulla (CE) nel corso della quale furono
asportati oltre 50.000 euro in contanti ed il furto commesso presso l'abitazione di una
anziana donna di Giugliano in Campania, parente di un'indagata che, con la sua
complicità, permetteva al gruppo di sottrarre 6000 euro in contanti ed un quantitativo di
oggetti preziosi per un valore superiore ai 20.000 euro.
Le misure cautelari (15 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 degli arresti
domiciliari) sono state eseguite nei confronti di 16 soggetti liberi e 3 già detenuti.

Nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia -, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua V etere (CE) hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dall'Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di PICCIRILLO Carlo Antonio (cL '78), PICCOLO Raffaele
(cL '62), TESTA Raffaele (cL '63) e D'ANIELLO Andrea (cL '83), gravemente indiziati di
essersi resi responsabili, in concorso, del reato di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.).
L'attività d'indagine, condotta dal maggio 2014 al giugno 2016, attraverso intercettazioni
telefoniche ed ambientali, ha consentito di accertare l'alterazione ed il condizionamento della gara
"Lavori di realizzazione di strutture complementari allo sviluppo ed al potenziamento dell'area
PIP" indetta, dal Comune di Casapulla (CE) in data 25 febbraio 2015, dell'importo di €.
1.982.693, 15.
Le indagini svolte hanno, infatti, documentato come il regolare corso della procedura di gara sia
stato, anche attraverso la manomissione delle buste di offerta, artatamente viziato al fine di
''pilotare" l'aggiudicazione a favore di un imprenditore, PICCOLO Raffaele, ritenuto autentico
dominus della compagine criminosa, di fatto titolare della società aggiudicataria Consorzio Stabile
A ries s. c. a. r. l ..
In particolare, l'alterazione delle buste di offerta è stata resa possibile dalla complicità del
Presidente della Commissione di gara (l 'allora responsabile del! 'Ufficio Tecnico del Comune di
Casapulla, PICCIRILLO Carlo Antonio) che, in qualità di custode delle buste e di Responsabile
Unico del Procedimento, con la complicità degli altri indagati, ha permesso al PICCOLO e al
D'ANIELLO Andrea (quest'ultimi "gestori di fatto" rispettivamente del Consorzio Stabile Aries
s.c.a.r.l .. e della consorziata MIRA Costruzioni s.r.l.) di modificare l'offerta e di orientare, così,
l'appalto a loro favore.
Il G.I.P., concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata da questo Ufficio, anche per
quanto riguarda la valutazione di sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari ha disposto,
nei confronti degli odierni indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari.

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Mondragone, in quel centro cittadino, hanno tratto in arresto per coltivazione, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente FIORILLO Giuseppe, cl. 67, del posto. I militari dell’Arma, dopo aver accertato l’esistenza di un’attività di spaccio hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare a seguito della quale hanno rinvenuto e sequestrato nr. 29  piante di marijuana, dell’ altezza media cm 20; un involucro in cellophane, contenente sostanza stupefacente tipo marijuana, avente peso complessivo di grammi 100, nonché la somma contante di € 850,00 ritenuta provento dell’illecita attività. L’arrestato è stato ammesso agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.  
 
I Carabinieri del Comando Stazione di Piedimonte Matese, in applicazione dell’ordine di esecuzione per espiazione pena, emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce), hanno tratto in arresto PASSARIELLO Umberto, cl. 39, del posto. L’uomo deve espiare un residuo pena di mesi 2 e giorni 23 di reclusione poiché condannato definitivamente per il reato di evasione dagli arresti domiciliari commesso in Piedimonte Matese il 29 lug. 2005.
L’arrestato è stato ammesso al regime della detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
 
I Carabinieri, dopo un breve inseguimento, hanno bloccato il mezzo identificando i due pregiudicati albanesi.
Gli immediati accertamenti hanno consentito di acclarare che uno dei due, Muka Latik, cl. 1976, domiciliato a Casagiove (CE),  è destinatario  di un ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, per un residuo di pena detentiva di mesi 5 e gg. 9 di reclusione. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di numerosi furti commessi a Savona e provincia nell’anno 2012.
Muka Latik è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria C.V.
Il passeggero, invece, è stato deferito in stato di libertà.

I Carabinieri della Stazione di Aversa (CE), in viale Europa di quel centro, nel corso di un servizio di controllo del territorio hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per istigazione alla corruzione, del cittadino nigeriano Diji George Bright, cl. 1976, residente a Villa di Briano (CE). L’uomo, sottoposto a controllo a bordo dell’autovettura in uso è risultato sprovvisto della patente di guida, mai conseguita, nonché della copertura assicurativa obbligatoria.
Allo scopo di evitare le sanzioni derivanti dalle predette violazioni al codice della strada, Diji George Bright ha offerto 100,00 Euro in contanti ai Carabinieri.
L’autovettura su cui viaggiava e le banconote sono state sottoposte a sequestro.
L’arrestato è stato trattenuto preso le camere di sicurezza dell’Arma in attese del giudizio direttissimo.
 
I Carabinieri del Comando Stazione di Gricignano di Aversa (Ce), hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari, emessa dal tribunale di sorveglianza di Napoli, nei confronti di una 30enne del posto. La donna deve espiare una pena residua di anni 1 e mesi 6 di reclusione per il reato di violenza sessuale di gruppo commessa nel 2011, in concorso con altri, ai danni delle sorelle minori.

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