I 75 anni di Barbra Streisand: non solo “funny”

“Ciao fatale!”: si apre così il musical degli anni ’60 che ha come protagonista la pluripremiata attrice, cantautrice e produttrice newyorchese Barbara Joan Streisand, in arte semplicemente conosciuta come Barbra. Il film è stato soltanto una delle svariate dimostrazioni del forte ideale, e del concetto più volte espresso, di femminilità e bellezza della Streisand, identificato come: menefreghismo. Concepita come “una diversa” dalle bellezze classiche di Hollywood, la Streisand è stata la prima attrice a ribellarsi al solito stereotipo della “bambolina”, in voga in quegli anni, divenendo egualmente un sex symbol, e conquistando il pubblico per l’intraprendenza e la sua mente brillante. L’esempio rampante è certamente quello del già citato Funny Girl, in cui una giovane Barbra, si ritrova nei suoi stessi panni, ma con un altro nome ed un altro sogno, percorrendolo con la costante consapevolezza di essere “brutta ma divertente”. E’ lì che l’attore Omar Sharif, cui sarà realmente legata per un periodo nella vita privata, le farà scoprire i suoi punti forti, alcuni di essi, risiedenti proprio nella bellezza, che la protagonista non riesce a cogliere. “Sono arrivata ad Hollywood senza aggiustarmi il naso, i denti o il nome. Lo trovo molto gratificante!”, commenta orgogliosa la Streisand, amata dai più belli ed intellettuali uomini dello spettacolo, accalappiati dalla sfolgorante personalità dell’artista, oltre che dai suoi famosi zaffiri blu. “Quello che ho sempre desiderato”, confessa l’attrice, “è riuscire a trasmettere le mie idee ad ogni tipo di donna, affinchè riesca ad apprezzarsi, ed a giocare con la sua originalità”. Non solo una voce che ha duettato coi più grandi artisti, ma che è stata capace di aprire le menti delle donne, dagli anni ‘60, sino ad ora! Buon Compleanno, Fanny Brice!

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