Attività Carabinieri

I Carabinieri del Comando stazione di Villa Literno hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura, nei confronti di MGBEMENA Chukwudi, cl. 78, nigeriano, in atto recluso presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Ce), ritenuto responsabile di omicidio aggravato.
Il provvedimento odierno è stato emesso in piena concordanza con gli esiti dell’attività investigativa svolta in conseguenza del decesso di SANI Binta, cl. 73, di origini nigeriane  e residente a Castel Volturno (Ce), avvenuto in data 14.05.2017 presso la clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno (Ce).  
L’arrestato nella serata del 10 maggio u.s., in Villa Literno, via acquario, per motivi di natura sentimentale, dopo aver sbarrato la strada con la propria autovettura di colore verde ad una Opel Agila condotta dalla vittima SANI Binta, 44enne nigeriana, colpì con arma da taglio sia la stessa SANI che altri due occupanti quella autovettura, suoi connazionali, tra cui una donna con la quale MGBEMENA Chukwudi aveva intrapreso una relazione sentimentale poi troncata unilateralmente dalla donna per motivi di estrema gelosia dell’uomo.
Compiuto il folle gesto MGBEMENA Chukwudi si diede alla fuga con la sua autovettura.
A seguito delle gravi ferite le vittime furono trasportate presso il pronto soccorso della clinica  Pineta Grande di Castel Volturno dove le condizioni della SANI apparvero subito critiche. La donna fu sottoposta ad intervento chirurgico per  “eviscerazione addominale da ferita da arma bianca” e posta in rianimazione.
Le indagini, immediatamente avviate e svolte anche attraverso attività tecnica hanno consentito ai militari dell’Arma di Villa Literno di individuare il MGBEMENA Chukwudi quale responsabile dei fatti ed in data 11 maggio u.s. è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per tentato omicidio. A seguito della morte della SANI,  sopraggiunta per le gravi lesioni riportate, il GIP del Tribunale di NAPOLI Nord, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza raccolti ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del citato MGBEMENA Chukwudi che rimane, pertanto, recluso presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Ce).
 
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sessa Aurunca hanno deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione un 50enne, un 45enne ed 38enne, tutti di Napoli. I tre, a
seguito controllo su autovettura Lancia Musa, effettuato in Sessa aurunca alla via Domitiana km 12, hanno rinvenuto e sequestrato n. 28  maglie varie marche, complete di cartellini e dispositivi antitaccheggio e n. 4 videogiochi per play station ancora sigillati, di cui non erano in grado di giustificare la provenienza. I militari dell’Arma hanno anche rinvenuto e sequestrato attrezzi atti allo scasso e 2 borse modificate e schermate per consentire il superamento delle barriere antitaccheggio dei negozi con il materiale asportato.

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Marcianise, nel corso della mattina odierna, nelle province di Napoli e Caserta, hanno notificato l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli,  nei confronti di DAMIANO Luigi, cl. 79 di Ponticelli (Na), attualmente ristretto presso la comunità “Leo Onlus” di Valle di Maddaloni (Ce), CORTINO Ciro, cl. 84, di Barra (Na), attualmente ristretto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Ce), AMMENDOLA Luigi, cl. 71 di Ponticelli (Na), attualmente ristretto presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, OSTINATO Antonio, cl. 69, di Giugliano (Na), attualmente ristretto presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano e SARRACINO Salvatore, cl. 50 di Villaricca (Na), attualmente ristretto al regime degli arresti domiciliari. Il provvedimento odierno scaturisce dall’indagine condotta dai militari dell’Arma che in data 30 settembre 2015 consentì di disarticolare un sodalizio criminale dedito alla commissione di rapine in danno di autotrasportatori, accertando la responsabilità degli indagati in ordine alla realizzazione di complessive 20 rapine. Gli arrestati, sono stati nuovamente ristretti al regime precedente, ad eccezione del DAMIANO che è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Nella serata del 23 maggio i Carabinieri della Stazione di Valle di Maddaloni, all'esito di prolungata attività  di indagine coordinata dalPA.G., hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di JASHARI Indrit ci. '88 e JASHARI Idajet ci. 679, fratelli di origini albanesi, gravemente indiziati in ordine ai delitti di estorsione, furto aggravato e ricettazione (artt. 110, 624, 625, 629 e 648 c.p.), reati consumati in concorso nel mese di marzo 2016, nei comuni di Valle di Maddaloni (CE) e Giugliano in Campania (NA). Le investigazioni, originate a seguito dell'acquisizione delle notizie di reato, hanno permesso di ricostruire alcuni episodi delittuosi. In particolare in data 08.03.2016, JASHARI Indrit ed altri da identificare si introduceva all'interno di un'abitazione di Valle di Maddaloni asportando la somma di 2.020 euro, n. 2 telefoni cellulari marca Samsung, un tablet, alcuni monili in oro ed un furgone mod. Doblo. Successivamente, al fine di conseguire un ingiusto profìtto, utilizzando una scheda intestata ad altra persona, contattava nella stessa giornata l'utenza in uso alla vittima e, qualificandosi come l'autore del furto, richiedeva la somma di denaro pari a 3000 euro, invitandola a rivolgersi all'altro germano, con il quale poi si accordava per la corresponsione della somma di 2000 euro in cambio della restituzione del proprio veicolo. A carico di JASHARI Indrit e ad altri soggetti è stato altresì accertato un tentativo di furto all'interno di un appartamento sito in Giugliano in Campania. La stessa notte (8.3.2016) di ritorno da Valle di Maddaloni, si fermavano presso l'abitazione di un cittadino italiano ove compivano atti idonei a sottrarre i beni ivi custoditi, non riuscendo nell'intento poiché il proprietario, allertato dai rumori, faceva intervenire le forze dell'ordine. Nella circostanza veniva sequestrata l'autovettura utilizzata per l'azione delittuosa, oggetto di furto in data 05.03.2016 nel comune di Terzigno (NA), all'interno della quale si rinveniva parte della refurtiva asportata in Valle di Maddaloni (CE). Le investigazioni sono state condotte attraverso l'analisi delle celle telefoniche, intercettazioni telefoniche nonché perquisizioni domiciliari che hanno permesso di acquisire ulteriori gravi indizi nonché di verificare l'esistenza di un effettivo pericolo di fuga degli indagati, essendo i due in procinto di rientrare in Albania. Espletate le formalità di rito, i due fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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