Alfano in Libia: “Dialogo per arrivare alla pacificazione”

Sostegno al dialogo fra il premier Fayez al-Serraj e il generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica. E’ questo il messaggio principale della visita a Tripoli del Ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano. “Avanti con accordo infralibico. Solo i libici possono pacificare la Libia. Noi pronti a sostenerli”, ha riassunto la Farnesina in un tweet, poco dopo l’inizio della visita.
Il capo della diplomazia italiana è stato accolto all’aeroporto dal suo omologo,  Mohamed Taha Siyala. Ha avuto poi un colloquio con il vice premier Maitig e con il Presidente del Consiglio Presidenziale Al-Serraj. A seguire con il Presidente dell’Alto Consiglio di Stato, una sorta di Senato, Swehli.   
La missione libica di Alfano arriva dopo l’incontro ad Abu Dhabi tra il Generale Khalifa Haftar e Al-Serraj. L’Italia vuole una soluzione politica per la crisi libica e, pur confermando il sostegno ad Al-Serraj, è conscia del fatto che serve un ruolo per il generale Haftar se si vuole arrivare ad una vera pacificazione.   
Gli Emirati arabi uniti, e in particolare Abu Dhabi, hanno sostenuto, anche con massicce forniture di armi, l’azione di Haftar nella Libia orientale contro i gruppi islamisti. Il Generale si è poi impadronito dei pozzi di petrolio e dei terminal petroliferi nella Libia centrale ed è ora in una posizione di forza.
Turchia e Qatar sostengono invece le milizie islamiche di Misurata e Tripoli alleate di Al-Serraj, alla guida dell’unico governo riconosciuto dall’Onu. Sia la Cirenaica che la Tripolitania guardano all’Italia come potenza mediatrice. L’accordo di Abu Dhabi punta a indire nuove elezioni – le ultime si sono tenute nel 2014 – entro il marzo del 2018. Se regge potrebbe porre termine alla guerra civile che dura dal 2011.

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