Arte-terapia: quando l’arte porta alla salvezza

L’architettura, la pittura, la poesia, la musica, la scultura; sono tutte forme di quello che comunemente è definita “arte”.
 Ma cos’è l’arte? Tale domanda è apparentemente banale ma in realtà non ha una risposta concreta e definitiva.
Per L.Tolstoj, “la vera arte è quella che contagia, che è capace di suscitare nell’uomo quel sentimento di gioia nella comunione spirituale con l’artista e con gli altri che contemplano la stessa opera d’arte.”
L’arte è considerata come la salvezza dell’individuo.  A tal proposito, infatti, essa è utilizzata anche in campo medico e psichiatrico.
Si parla di “arteterapia”: l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione.
 L’arteterapia si basa sul sostegno non-verbale, attraverso  l’utilizzo di materiali artistici, basandosi sul presupposto secondo cui il processo creativo corrisponda a un miglioramento dello stato di benessere della persona, migliorandone la qualità della vita dal punto di vista psicologico.
In questo contesto, i canoni di bellezza non esistono. Ciò che conta è la comprensione, l’accettazione e la “contemplazione” di ciò che il paziente intende comunicare con la propria opera.
I prodotti artistici non devono mai subire interpretazioni, il significato è sempre personale, privato, egocentrato e va ricercato attraverso il colloquio.
Le persone che non riescono ad esprimere loro stesse verbalmente, attraverso l’arte, sia essa pittura, scrittura, teatro e quant’altro; provano un senso di libertà  e di accettazione che le porta ad essere più serene ed a migliorare la propria esistenza.
In definitiva, si può dire che l’Arte è un’attività “ludica e divertente” che accompagna l’individuo in uno dei viaggi più affascinanti dell’uomo: la scoperta di se stessi.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post