Origini addio

Bellona, un paese fatto di storia antica e di ricordi folkloristici, avverte la lenta ed inesorabile perdita delle sue radici. Parlando con delle persone che stanno vivendo la loro terza età apprendiamo gli innumerevoli scempi perpetrati nel tempo, a discapito di tutta una comunità che vorrebbe avere la presenza dei ricordi e delle tradizioni. Molti lamentano quanto capitato  alla meridiana, l’orologio solare che, installato su una torre, faceva bella mostra di sé  in piazza Umberto I° abbattuta durante l’ultimo conflitto mondiale. Nel ricostruirla, fu installato  un moderno orologio realizzato nelle officine della ditta Santagata di Capua. Il perfetto meccanismo che tuttora funziona rintocca il tempo ogni quindici minuti. La moderna tecnologia ha, purtroppo, cancellato il ricordo di una tradizione che perdurava nel tempo. La meridiana, segnatempo da tutti conosciuto con questo nome, non ha bisogno di batterie o di particolari meccanismi per il funzionamento, né di un addetto che provveda alla manutenzione.  E’ questa uno strumento con il quale si può misurare lo scorrere del tempo tramite l’ombra generata dal sole e proveniente da un bastoncino, noto come gnomone, infisso in una tavola che viene collocata su un piano oppure appesa ad una parete. Il bastoncino deve essere orientato verso nord e inclinato in funzione della latitudine del luogo in cui si trova. Sulla tavola sono tracciate varie linee disposte a raggiera che servono a leggere l’ora. Il loro intervallo, in genere non costante, si calcola con formule trigonometriche o con metodi grafici. La meridiana installata a Bellona era del tipo più semplice: “l’equatoriale”. Questo tipo semplice di segnatempo è tuttora  realizzabile piantando un bastoncino sottile, lungo circa 15 centimetri, al centro di una tavoletta quadrata da 20 centimetri di lato, si può bloccare il bastoncino, perché non scivoli, usando due tappi di sughero sopra e sotto la tavoletta. Lo gnomone, cioè il bastoncino, deve  avere la punta inclinata ed orientata, con l’ausilio di una bussola, in direzione nord in modo che punti verso la stella polare.   Il succedersi delle ore avviene con il lento movimento terrestre intorno al sole. Il quadrante è diverso da quello degli orologi moderni. Infatti il numero 12, che serve ad indicare il mezzogiorno, è segnato nella parte inferiore, ossia perpendicolarmente all’asse.   La meridiana è un segnatempo perfetto con un neo: a causa della mancanza del sole non  può segnare le ore notturne. Per quei tempi, questo “orologio” era una grande invenzione. Purtroppo i giovani di oggi, abituati a leggere le ore su orologi moderni dove spesso risulta scritta l’ora con dei numeri arabi o romani, non saprebbero leggere il tempo segnato dalla meridiana. Ben farebbero gli amministratori di tutte le città se facessero installare, in un posto ben visibile, una meridiana.

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