Sabato 16 settembre l’Associazione Muzak ha alzato il sipario
Nel cuore della storia Calena, all'interno del Palazzo Baronale di Calvi Risorta, sabato 16 settembre l'Associazione Muzak alza il sipario, regalando ai numerosi presenti una magnifica serata di musica lirica.
L'associazione musicale Muzak, è presente sul territorio Caleno già dal 1991, tra le varie iniziative musico-culturali, opera anche nella scuola. La musica ha inizio nei cuori dei bambini, come afferma la responsabile artistica Rina Colella: "La musica ingentilisce l'animo e addolcisce il cuore".
La serata è stata allietata dalla straordinaria voce del Soprano Carla Mazzarella, tra le sue esibizioni si ricorda quella alla Reggia di Caserta e al musical "Alice nel paese delle meraviglie". Voce vibrante accompagnata dalle note del Maestro Mauro Niro al pianoforte e supportata dal Tenore Andrea Lanni, leader della "Piccola Orchestra Italiana", i cui generi musicali spaziano dal blues al jazz fino ad arrivare alla musica napoletana.
Attenta e partecipe la numerosa platea, grazie soprattutto alla scelta dei brani classici più noti della lirica italiana (Verdi, Puccini, Morricone) e intramontabili brani napoletani come "O sole mio", "Funiculì Funiculà","Oj vita".
Nel corso della serata sono state attribuite onorificenze a grandi personaggi che, con la loro musica, hanno arricchito la città di Calvi Risorta di un inestimabile valore storico-musicale:
Nicola Santilllo, amante del sax contralto, entrò a far parte della banda della Polizia di Stato. Ad egli si deve l'organizzazione della Corale alla Cattedrale di San Casto, l'arrangiamento dell'Inno a San Casto e "La Pastorella" Natalizia ancor oggi interpretata.
Antonio Serio, artista Caleno, legato alla musica e alla pittura, a soli 9 anni dipinse un Cristo. Nel 1942 partì per il fronte in Africa, ad accompagnarlo sempre la sua chitarra unico sollievo tra tante sofferenze."La Zunica" ed altri suoi brani attualmente vengono ancora suonati dalla banda di Calvi Risorta.
Annibale Nicandro Palmieri,ragioniere in un'azienda napoletana, nonché poeta e musicista, fondatore dell'Ente "Salvatore Di Giacomo". Tra i suoi testi si ricordano "Eterno Amore","Luna, luna lù","Pulecenella core e Napule".
La semplicità degli allestimenti, l'occhio vigile ed attento ad ogni particolare, da parte della carissima insegnante Enza Roviello; l'accoglienza da parte di alcuni fanciulli in abiti d'epoca con dono di un fiore alle "dame" presenti, sono stati i giusti preamboli per una serata ricca di emozioni.
Incantevole, magico, ma al tempo stesso misterioso, il Palazzo Baronale Zona (da cui deriva il nome della frazione di Zuni) è caratterizzato da tratti settecenteschi e da evidenti influenze Vanvitelliane.
In occasione dell'evento canoro, su gentilissima concessione della Baronessa Angela Colorizio, alcune stanze del Palazzo sono rimaste aperte ai visitatori. Uno splendido tuffo nel passato, senza il quale non è possibile immaginare il futuro!
Segno di infinita gratitudine l'Omaggio dell'Associazione Muzak alla Baronessa Angela, degna erede dei suoi trisavoli Zona, sempre ospitale e collaborativa con l'intera comunità, viva testimonianza dell'eterno amore che da generazioni lega la sua famiglia a Calvi Risorta.
Dopo la splendida serata dedicata alla musica lirica, classica e napoletana, attendiamo il prossimo appuntamento nel mese di ottobre, sicuramente pregno di nuove emozioni.
Cenni storici del guanto caleno
Altra tradizione legata alla famiglia Zona, è quella del tipico dolce Caleno il "guanto".
Nel 1776 il Barone dott. Luigi Zona e il fratello Muzio, donarono al popolo di Zuni la Cappella Patrizia.
Ideata come Cappella, dapprima riconosciuta come Chiesa di San Nicolò, venne poi ufficialmente proclamata Chiesa di San Nicola di Zuni dal re Ferdinando di Borbone.
Per festeggiare questo evento, una signora di Zuni avvolgendo una listarella di sfoglia per dolci intorno alla mano disse: "Me pare proprio nu vantu" (Mi sembra proprio un guanto). Nacque così il guanto.
È probabile che la signora di Zuni abbia voluto preparare un dolce unico e speciale per l'occasione, un dolce dalla forma originale e regale (il guanto caleno ricorda tanto una corona) degno di esprimere somma riconoscenza ai Baroni Zona. Tra miti e leggende, dal lontano 1776 ad oggi, il guanto viene ancora preparato in occasione di feste e matrimoni come simbolo di abbondanza e di prosperità. Il guanto, proclamato Prodotto Topico Italiano 2017 per la categoria dolci, può considerarsi un vero vanto per Calvi Risorta.