Dal laboratorio della ferocia nazista al primo vento della liberazione

 Il sud, senza più luoghi comuni, raccontato dal prof. Cerchia e dal regista Gianfrancesco. A Pietravairano, lo scorso 29 ottobre, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco dott. Raffaele De Robbio, e con il puntuale coordinamento del prof. Giuseppe Angelone, storico e responsabile delle attività culturali comunali, si è tenuto un fondamentale incontro pubblico, nella storica sede della Biblioteca Raffaello Paone, per la presentazione dell’ultimo importante lavoro del prof. Giovanni Cerchia, docente associato di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise, dal titolo “La memoria tradita. La Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d’Italia”. Il testo, pubblicato da Edizioni dell’Orso,  affronta lo spinoso tema del negazionismo storico circa la partecipazione attiva del sud alla liberazione del Paese dal nemico nazifascista. Un serpeggiante luogo comune, tra i tanti cui siamo sottoposti quotidianamente, che, dal dopoguerra, ha alimentato un’ulteriore divisione interna tra nord e sud, accusato dalle regioni centrosettentrionali di esser stato al massimo capace di disorganizzate sollevazioni popolari come, ad esempio, le famose 4 giornate di Napoli. Una serie di pregiudizi che il testo di Giovanni Cerchia smonta definitivamente con cognizione di causa e ricerca scientifica di altissimo livello, portando esempi davvero importanti e toccanti come il caso di Tora e Piccilli, la piccola comunità dell’alto casertano che salvò una locale comunità di ebrei, circa trenta persone, con il semplice silenzio e con lo studiato incendio dei documenti amministrativi per impedire ai nazisti di risalire alle identità delle persone a rischio di deportazione. La Campania, con la provincia di Caserta in primo piano, come laboratorio della resistenza, come primo respiro di una neonata chiamata alle armi dei civili contro l’oppressione nazifascista. Certo non vanno dimenticate le questioni temporali, con un avanzamento delle truppe alleate, dopo lo Sbarco di Salerno, realizzato in una frazione di tempo molto più piccola rispetto alle vicende del centro nord. Le varie linee di fortificazione, il conseguente stallo, e ancor peggio le nefandezze perpetrate sui nostri territori, permisero una vasta preparazione organizzativa, con alto profilo politico, negli altri territori italiani rispetto ad un sud che si vide punito dai nazisti, e occupato dagli Alleati, nell’arco di pochissime settimane. Ma le 4 giornate di Napoli non furono un popolarissimo evento di disperazione ed esasperazione dei cittadini, esattamente come alcuni episodi che sfociarono nelle stragi naziste, ad esempio quella di Garzano, non furono atti di singoli uomini stanchi delle divise e delle requisizioni naziste. Essi furono, invece, vera resistenza, organizzata certamente in meno tempo, ma posta in essere come doverosa risposta ai chiari piani di distruzione generalizzata dei tedeschi, come nel già citato caso di Garzano dove si operò per salvaguardare i fondamentali “Ponti della Valle” e, quindi, il vitale servizio idrico di numerose zone limitrofe. Il prof. Cerchia, durante l’incontro, supportato anche dalle osservazioni di Felicio Corvese e Giuseppe Angelone, storici di grande esperienza, ha quindi sciolto numerosi dubbi, tra i quali la negazione della partecipazione femminile all’esperienza della resistenza, ulteriore luogo comune che, fino ad oggi, ha sostanzialmente occultato l’apporto delle donne nella lotta di liberazione anche nel sud Italia. Al termine del dibattito, come seconda parte dell’evento, il pubblico ha potuto assistere alla proiezione del trailer ufficiale di “Terra bruciata”, un docu-film del regista Luca Gianfrancesco, progetto nazionale che, partendo dalla strage di Conca della Campania, ricostruisce cinematograficamente le violenze naziste in Terra di lavoro, gettando ulteriore luce su quell’odioso velo che da decenni ricopre gli eventi accaduti nel 1943 nella nostra provincia. Al regista, che ha girato diverse sequenze del film proprio nel territorio di Pietravairano, sono state rivolte diverse domande per cercare di carpire in anteprima qualche segreto di un’opera che, soprattutto in Terra di Lavoro, è attesissima e si preannuncia come grande successo del 2018.
Al via Forum interdisciplinare di Bioetica: Venire-dare alla luce e Chiudere gli occhi
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MADDALONI (Caserta) – Domani 4 novembre 2017 a Maddaloni prende il via Forum interdisciplinare di Bioetica: Venire-dare alla luce e Chiudere gli occhi presso il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture di Maddaloni (Caserta).
Infatti, nell’ambito della programmazione dell’anno sociale 2017/2018, il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture di Maddaloni (Caserta), diretto da Padre Edoardo Scognamiglio, è in fasi di avvio del Forum interdisciplinare di Bioetica: Venire-dare alla luce e Chiudere gli occhi.
Il Forum prevede incontri frontali, approfondimenti personali, laboratori di ricerca in gruppo e una mostra curata dall’architetto Filippo Suppa. Gli incontri si terranno in sede dalle 18,00 alle 20,00, secondo il seguente calendario:
1.    Sabato 4 novembre 2017 – La dignità della persona umana e i princìpi della Bioetica. Prof. Clemente Sparaco, Liceo Scientifico “Nino Cortese”, Maddaloni.
2.    Sabato 11 novembre 2017 – Fertilità, contraccezione e malattie sessualmente trasmesse. Dott. Luigi Ferraro, presidente della Fondazione “Giuseppe Ferraro”, Maddaloni.
3.    Sabato 18 novembre 2017 – Sessualità e di-sturbi della sfera sessuale: tra approccio clinico e visione antropologica cristiana. Dott.ssa Maria Rosaria di Crescenzo, psicologa psicoterapeuta.  
4.    Sabato 25 novembre 2017 – La vita allo stato embrionale e le diagnosi prenatali. Prof.ssa Rosanna Di Costanzo, SUN di Napoli.  
5.    Sabato 2 dicembre 2017 – Aborto e procreazione assistita: ai capi apposti dell’autodeterminazione. Dott.ssa Clorinda Barletta, endocrinologa e ginecologa, Casa di Cura S. Michele, Maddaloni.  
6.    Sabato 16 dicembre 2018 – Nuove frontiere dell’ingegneria genetica: genoma umano e bio-tecnologie. Prof.ssa Floranna Casolaro, Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni.  
7.    Sabato 13 gennaio 2018 – Il testamento biologico: la giurisprudenza ai confini della vita. Prof. Pasquale Giustiniani, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli.  
8.    Sabato 20 gennaio 2018 – Eutanasia e accanimento terapeutico: il fine vita. Dott. Giuseppe Barletta, chirurgo presso la Casa di Cura San Michele, Maddaloni.
Il Forum ha come punto di partenza un principio basilare: il rispetto della dignità della persona umana e il suo diritto ad essere felice; ma, ancor di più, riconosce la vita come mistero, quale origine-provenienza che ci è donata e che ha bisogno d’essere custodita dal suo sorgere e accompagnata fino al suo compimento, anche quando l’esperienza del dolore e della sofferenza ci segnano nel corpo e nello spirito.
Per informazioni e adesioni contattare la segreteria: recapito chiesa di San Francesco d’Assisi in Via San Francesco d’Assisi, n. 117 a Maddaloni (Caserta); telefono: Telefax 0823434779; Cell. 3472968637; E-mail: edosc@libero.it, portale web www.centrostudifrancescani.it.

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