Tavola rotonda con illustri relatori
Oltre a numerose sessioni e tavole rotonde congressuali sui temi clinici, relazionali e organizzativi tipici delle cure palliative, si segnalano due eventi di particolare rilievo che si terranno nell’ambito dei lavori congressuali.
Il primo è rappresentato da una tavola rotonda che apre la giornata inaugurale del 15 novembre e che è dedicata al controverso rapporto fra il fine vita e i mass media. La tavola rotonda sarà preceduta da una lezione magistrale del Prof. Matteo Asti, docente di Film Criticism presso l’Università Cattolica di Brescia e di Cinema & Media Communication presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, dal titolo “Il tormentato rapporto fra mass media e fine vita”. La tavola rotonda sarà animata dagli interventi di qualificati giornalisti quali Guido Barlozzetti (RAI), Lucia Bellaspiga (Avvenire) e Fabrizio Vallari (RICP Rivista Italiana di Cure Palliative), che porteranno la loro esperienza ed il loro punto di vista professionale sulle difficoltà, le ambiguità e le mistificazioni che frequentemente i giornali e la televisione manifestano nel trattare i temi relativi alla malattia e alla morte. Per SICP (Società Italiana di Cure Palliative) è invece importante ristabilire un corretto rapporto fra mondo dell’informazione e il fine vita allo scopo di facilitare lo sviluppo di una matura consapevolezza circa i temi del fine vita nella popolazione generale. Uscire da una irrealistica attesa di immortalità e da una rimozione costante del pensiero della terminalità può consentire, infatti, un miglior approccio al fine vita, proprio e dei propri cari, che permetta di affrontare con meno sofferenza e meno trattamenti sproporzionati la fase avanzata e terminale delle malattie oncologiche e non oncologiche.
L’altro evento, che chiuderà il Congresso il giorno 18 novembre, sarà la presentazione di un importante documento di EAPC (European Society of Palliative Care) dedicato alla Pianificazione Anticipata delle Cure, ossia a quel processo che porta alla condivisione delle decisioni di cura fra il malato e i sanitari. Il documento, alla cui stesura hanno partecipato anche palliativisti italiani oltre che esperti europei e statunitensi, sarà presentato dalle due promotrici Ida Korfage (assistant professor of Quality of Life, Department of Public Health Erasmus MC, Rotterdam, The Netherlands) e Judith Rietjens (assistant professor, Department of Public Health of Erasmus MC, Rotterdam, the Netherlands). La Pianificazione Anticipata delle Cure rappresenta la via principale per la formulazione delle Direttive Anticipate di Trattamento (spesso più note come Testamento Biologico). Il documento di EAPC rappresenta una fondamentale conferma dell’importanza di una medicina che deve fuoriuscire dal paternalismo medico per entrare pienamente nella medicina denominata “delle scelte condivise” al fine di permettere al malato di esprimere le sue volontà in merito alla cure attuali e, soprattutto, a quelle future. La Pianificazione Anticipata delle Cure e le relative Direttive Anticipate mirano, infatti, a tutelare le volontà del malato quando lui non potrà più manifestarle per il sopraggiungere di un’incapacità mentale legata a complicanze o malattie cerebrali che ne compromettono la coscienza e la capacità di decidere e comunicarle. Le cure palliative, che da sempre hanno posto al centro delle loro attenzioni il malato, propugnano questo modello d medicina perché è l’unico a poter garantire un reale rispetto dei bisogni delle preferenze del malato. Alla luce del documento di EAPC, cui SICP è associata fin dalla sua fondazione, diventa importante riflettere sull’approvazione nel nostro Parlamento della legge sul consenso informato, sulla pianificazione delle cure e sulle Direttive Anticipate.
In tal senso, nel programma del Congresso è previsto un focus-on sul Disegno di Legge sul consenso, pianificazione anticipate e DAT che vede la partecipazione dell’On. Donata Lenzi, Deputato alla Camera, Capogruppo PD nella "XXII Commissione Affari Sociali" che ha stilato la proposta di legge approvata alla fine di aprile 2016 dalla Camera dei Deputati e ora in discussione al Senato della Repubblica.