“Mo Basta”
“Mo Basta” è una canzone che Pino Daniele inserì nell’album “Bella ‘Mbriana” del 1982. Come in tanti altri testi del compianto cantautore napoletano, si avverte un senso di oppressione, di una situazione che toglie il respiro perché sempre ingombrante e sempre uguale, non disposta a cambiare e a migliorare. “Mo Basta” è un urlo di disperazione per chi non ce la fa più ad affrontare la realtà che lo circonda, che non vuole saperne minimamente di diventare migliore. La Napoli di questi ultimi mesi sembra essere così, una città depressa che non vuole cambiare, in balia di istituzioni incompetenti che si attaccano reciprocamente, senza pensare a ciò che serve davvero; in balia dell’inciviltà di cittadini che non hanno interesse per la Cosa Pubblica; in balia della criminalità, che si insinua dove non c’è lo Stato; in balia della violenza della generazione di giovani che, abbandonata dalle scuole, dalle famiglie e da qualsiasi altro punto di riferimento, giocano a fare i boss con i coltelli piuttosto che con un pallone da calcio, divertendosi a uccidere i loro coetanei inermi. Le chiamano “baby gang”, perché chi usa il coltello, le catene e le mazze a volte non ha neanche finito le scuole elementari. Ma queste bande di bambini armati sono il volto palese del fallimento delle istituzioni e dello Stato nei luoghi più depressi della città. Non bastano militari per le strade, videosorveglianze o pubbliche rimostranze di politici in cerca di voti. Napoli e il Sud non sono carne da campagna elettorale, con false promesse mai realizzate. Serve qualcosa di più. Serve l’educazione di questi bambini, serve la costruzione di infrastrutture capaci di strapparli dalle grinfie della camorra, serve un servizio pubblico educativo, capace di orientare le masse verso qualcosa di migliore, serve un maggior senso civico, che può essere raggiunto solo se lo Stato, al di là dei colori e delle bandiere sbiadite dei partiti, si presenti con forza in queste piazze. Se non ci sarà una rivoluzione di questo genere ogni settimana sentiremo di giovani accoltellati senza motivo in luoghi pubblici, di violenza perpetrata da bambini, di accuse di politici contro altri politici. Mo Basta dice la canzone, cercando di interrompere l’inquietante silenzio calato su una città troppo sporca di sangue innocente ed incapace di reagire alla brutalità degli eventi.