Calvi ricorda Angelo Capuano

 La comunità di Calvi Risorta, nelle sue molteplici articolazioni, sabato 20 gennaio 2018, ore 17.30, ricorda la figura e l’opera di Angelo Capuano. La cerimonia si terrà nella sala consiliare del Comune di Calvi Risorta per iniziativa di Andrea Izzo, Giovanni Parisi, Benito Capuano, Angelo Mingione, Michele La Vedova, Pasquale Elia e Michele Bovenzi, amici nella vita e sorretti dallo stesso ideale in molte iniziative politiche e civili. L’evento vedrà la partecipazione dei familiari, delle autorità civili-religiose-militari, delle associazioni, degli amministratori di ieri e di oggi e degli amici. La figura e l’opera di Angelo Capuano saranno ricordate da uno degli amici promotori, dal Sindaco dott. Giovanni Lombardi e dall’ON. Carmine Iodice, figura rappresentativa del socialismo campano, assessore all’Industria-Lavoro-Commercio prima e ai trasporti poi della Regione Campania nonché Presidente dell’I.A.C.P. della Provincia di Caserta dal 2001 al 2007.
Angelo Capuano con lorenzo Maciariello, Guido Gaito e Luigi Izzo ha segnato un’epoca politica e amministrativa a Calvi Risorta. Questi nasce nella cittadina calena  nel 1920, appena ventenne, la follia della guerra lo invia in Africa Settentrionale dove nel 1941 viene fatto prigioniero dal contingente inglese e, dopo varie peripezie, primavera 1942, sbarca a Glasgow in Scozia. Viene liberato il 18 marzo 1946 e fa ritorno nella sua Calvi il 27 marzo.
Angelo Capuano resta traccia storica delle sue esperienze belliche vissute in un libro “Memorie di guerra e di prigionia” che scrive quando inizia ad avvertire l’avvicinarsi del “fatal momento” e afferma “Non ho avuto gioventù, i miei migliori sei anni della mia vita mi furono scippati da quella folle ventata di pazzia. Furono sei anni vissuti sballottati per il mondo, tra paure e pericoli, speranze ed illusioni, lutti e dolori. La guerra sciagurata, in cui fui coinvolto giovanissimo e che mi risparmiò la vita, mi colpì ugualmente in modo crudele, lasciandomi in retaggio il perenne ricordo di amici di me più sfortunati con i quali avevo diviso disagi e speranze, desideri e paure e che ora giacciono in tombe senza nome sperdute nell’immensità di un lontano deserto”
A guerra ultimata riprende gli studi, consegue la maturità magistrale, insegna per un quarantennio, fonda a Calvi il Partito Socialista Italiano e svolge le funzioni di amministratore comunale dal 1946 al 1980 ricoprendo la carica di consigliere comunale di maggioranza e di minoranza, di assessore, di vice Sindaco e di Sindaco (1968-1970 e 1975-1980). Diverse e significative sono le realizzazioni che può vantare e tra queste l’eliminazione del budello che da via XX Settembre mena a via Dei 48; la progettazione e il finanziamento della circumvallazione Calvi-Rochetta-Giano e la risoluzione dell’annoso problema della carenza della fornitura di acqua da parte del Consorzio Idrico con l’escavazione di alcuni pozzi. Si cimenta, con successo, anche come autore e regista di alcune opere teatrali quali il dramma storico-religioso “San Nicandro”, la commedia “Il sangue è sangue” e il dramma storico “La caduta di Cales”. Dotato di un carattere aperto, amico di tutti, non fa alcuna distinzione tra avversari politici e sostenitori, non a caso, riesce a ricevere la stima e l’affetto di quanti, e sono la quasi totalità, hanno avuto il piacere di incontrarlo e frequentarlo.
Angelo Capuano, la sera del 20 gennaio 2017, all’età di 96 anni, vola, dopo una vita spesa nel sociale e per il sociale, nell’eternità del Cielo.

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